MARTA AIDALA, LA STRANGERA (GUANDA, PP 350, EURO 18 euro). I rumori del bosco, gli odori, la luce del cielo sopra le cime maestose. La montagna per capire se stessa e trovare un futuro. Marta Aidala nel suo primo romanzo, La Strangera, tra gli esordi di punta di Guanda che lo pubblica il 27 agosto, racconta i conflitti interiori di una ragazza che cerca la libertà e il proprio posto nel mondo.
Beatrice, la protagonista del romanzo, lascia Torino per trasferirsi sulle montagne. Quelle montagne che, ne è certa, sono donne nonostante i loro nomi maschili. “Le montagne sono donne immense, eppure portano nomi di uomini.
Forse fu per questo che scelsi di fermarmi lì, nella valle della Becca” dice Beatrice nel romanzo. Aidala, che è nata nel 1996 a Torino, si è innamorata delle montagne quando aveva diciassette anni, come la ragazza del suo libro d’esordio ha inseguito il suo sogno di salire sulle cime e vivere in quei luoghi per un pò.
Nel libro il primo approccio di Beatrice con la montagna non è dei migliori: al rifugio del Barba, un uomo burbero dal passato misterioso, che conosce le asperità e le dolcezze di questi luoghi, si sente respinta, in quanto “fumna” e “strangera”. Mentre con Elbio, un giovane malgaro, la ragazza instaurerà un legame profondo, in cui entrambi si specchiano e si riconoscono.
Alla fine della stagione estiva però, Beatrice decide di non seguire Elbio a valle e rimane nel rifugio insieme al Barba fino ad arrivare a percepire questo posto come la sua casa. Finché in un inverno senza neve l’incidente di due alpinisti e un grave errore sembrerà rimettere tutto in discussione.
Marta Aidala, che dopo i lavori più disparati, dalla project manager alla cameriera, ha frequentato la scuola Holden dove si è diplomata nel 2023, è riuscita ne La Strangera a imporsi come una voce letteraria nuova che unire autenticità e originalità di stile.
Adesso scrive romanzi, articoli, racconti e lavora in una libreria.