Nel 2024, che vede Cuneo candidata a Capitale italiana del libro 2025, si chiude la 26/a edizione di scrittorincittà, festival letterario diffuso con momenti di confronto e opportunità di crescita nelle tante sedi della manifestazione in città.
Quest’anno l’obiettivo è stato coinvolgere ancora di più il pubblico dei giovani adulti – tradizionalmente meno presente rispetto ad altre fasce d’età – e portarlo in luoghi lontani dalla sua quotidianità. Molto partecipate dai più giovani le serate al Teatro Toselli così come gli appuntamenti dedicati ai temi di attualità che hanno costellato l’intero palinsesto.
Una manifestazione contemporanea, per tutti e di tutti, che vuole stimolare riflessioni eterogenee tra letteratura, scienza, economia, diritti, geopolitica, storia, filosofia. Tra gli autori diversi i profili internazionali come Roger Abravanel, Shima Allahi, Jude Archer, Man Azadam, Roy Chen, Jonathan Coe, Natasha Farrant, Siegmund Ginzberg, Caspar Henderson, Lélie Lesage, Marie Rebour, Saif ur Rehman Raja, Andrew Spannaus, Craig Thompson.
“Superato con entusiasmo immutato il quarto di secolo, con lo sguardo rivolto verso il futuro non solo del festival ma dei libri e soprattutto dei lettori nella nostra città e sul territorio, – dice l’assessora alla Cultura della Città di Cuneo, Cristina Clerico – abbiamo scelto di consolidare alcuni elementi già visibili negli ultimi anni: i grandi temi del presente quale stella polare che guida il programma, i giovani adulti come terreno da coltivare. L’edizione 2024 si è svolta in un momento speciale per la nostra città, in cui concorriamo per essere Capitale italiana del libro 2025 e si chiude con una grande e attenta partecipazione di pubblico e con lo sguardo già rivolto al prossimo anno, stiamo già lavorando per il ventottesimo Scrittorincittà”.
Stelle è stato il tema che ha fatto da fil rouge ai tantissimi incontri di questa settimana: 216 in totale con 229 ospiti (scrittori, filosofi, scienziati, musicisti, artisti, giornalisti, comici), che si sono svolti tra 16 diverse sedi, grazie al lavoro di 198 volontari. Anche il programma dedicato alle scuole, dall’infanzia alle secondarie di secondo grado è stato fitto e partecipato.