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Tennessee Williams nasce il 26 marzo del 1911 a Columbus, nel Mississippi, è stato un drammaturgo, scrittore, sceneggiatore e poeta statunitense. Il 9 giugno 1980 il Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter gli ha conferito la Medaglia presidenziale della libertà.
Figlio di Edwina Dakin Williams e di Cornelius Coffin. Cresciuto nella casa dei nonni materni e dovendo sopportare le prese in giro del padre, che nota la sua diversità rispetto agli altri maschi, nel 1929 inizia a frequentare il college, ma senza ottenere risultati apprezzabili.
Dopo aver lavorato presso l’International Show Company, Williams si laurea nel 1938. Quello stesso anno, però, sua sorella Rose, affetta da un disturbo mentale che le causa schizofrenia e ansia, viene chiusa in un ospedale psichiatrico e lobotomizzata. Subisce una operazione al cervello che la riduce a una sorta di vegetale.
Williams rimane profondamente colpito da questo avvenimento, imputandolo a una decisione della madre. Nel corso del tempo sviluppa un forte senso di colpa verso Rose, acuito dal timore di fare la sua stessa fine a causa degli attacchi di panico di cui è vittima. Nel frattempo, accettando e riconoscendo la propria omosessualità, Williams intrattiene relazioni con diversi uomini.
Tra il 1935 e il 1936 vengono messi in scena in teatri locali degli atti unici scritti da Williams e rappresentati da compagnie amatoriali. Nel 1937 egli assiste alla rappresentazione di “Candles to the Sun”, mentre l’anno successivo scrive “Not About Nightingales”, una storia ambientata in carcere, che tuttavia sarà recuperata solo diversi anni dopo la sua morte e portata sul palco postuma.
Nel 1939, anno in cui è il vincitore – grazie ai suoi atti unici “American Blues” – di mille dollari concessi dalla Fondazione Rockefeller, egli decide di adottare Tennessee come suo nome di battesimo.
Non trovandosi a proprio agio con i ritmi e con le richieste di Hollywood, si dedica nuovamente al teatro scrivendo “Lo zoo di vetro“, la cui rappresentazione conquista un immediato successo.
Quando il 3 dicembre del 1947 va in scena al Barrymore Theatre di New York la prima di “Un tram che si chiama desiderio” il teatro contemporaneo cambia per sempre. A dirigere la prima rappresentazione dell’opera di Tennessee Williams è Elia Kazan (che dirigerà anche l’omonimo adattamento cinematografico “Un tram che si chiama desiderio” del 1951). Gli interpreti sono Marlon Brando nel ruolo di Stanley Kowalski, Jessica Tendy nel ruolo di Blanche DuBois, Karl Malden in quello di Mitch e Kim Hunter in quello di Stella.
Intanto ha una relazione che dura fino al 1947 con Frank Merlo, scomparso prematuramente a causa di un tumore ai polmoni. In questo periodo Tennessee Williams approfitta della stabilità e della serenità garantitegli dal suo compagno per dedicarsi alla scrittura. Il decesso di Frank, tuttavia, lo porta a uno stato di profonda depressione, che lo avvicina all’alcolismo e che è amplificato dal terrore di diventare pazzo come la sorella.
Williams riesce comunque a scrivere “Estate e fumo“, un dramma che – però – non ottiene i riscontri positivi dei suoi lavori precedenti. In seguito porta a termine “La rosa tatuata” e “Camino Real“, che a loro volta vengono accolti tiepidamente. E’ anche per questo motivo che il drammaturgo americano inizia ad accusare un rapporto complicato con il suo pubblico e con la critica teatrale, oltre che con la scrittura creativa in generale.
Il drammaturgo Tennessee Williams ha scritto l’opera teatrale, The Rose Tatoo (La Rosa tatuata), espressamente per Anna Magnani e insiste affinché la interpreti a Broadway. Per parlare di questo progetto il drammaturgo statunitense e Anna, fin dal 1950 , in Europa, si sono incontrano più volte. Alla Magnani il personaggio di Serafina, la protagonista dell’opera di Williams, interessa molto, ma stenta ad accettare perché teme di recitare in teatro in inglese, lingua che non conosce. Passano gli anni, ma il drammaturgo americano crede in lei e non rinuncia al progetto e, nel 1955, risolve le esitazioni di Anna, cedendo i diritti per la trasposizione cinematografica della sua opera, ponendo alla produzione due condizioni: che la parte di Serafina venga affidata ad Anna Magnani e che sia lui a scriverne la sceneggiatura. Anna, finalmente, accetta, ma quando assiste alla prima visione del film terminato, si chiede ancora una volta, se aver interpretato una parte impegnativa in inglese, sia stato un atto di coraggio o d’incoscienza. La risposta la riceve dalla fortuna del film e, da subito, dall’accoglienza riservata alla sua prova di attrice. Il film The Rose Tatoo con la regia di Daniel Mann esce nel 1955. Per Anna Magnani è un tripudio di prestigiosi riconoscimenti, fino a ricevere, come miglior attrice protagonista, il Golden Globe (premio della critica cinematografica) e il premio Oscar, (prima attrice italiana) nel 1956 e, l’anno successivo, il premio BAFTA (premio del cinema inglese).
Nel 1955, comunque, Tennessee Williams ritorna sugli scudi grazie a “La gatta sul tetto che scotta” (che riceve un premio Pulitzer), seguita un paio di anni più tardi da “Improvvisamente l’estate scorsa“. Nel 1962 la prima de “Il treno del latte non si ferma più qui” viene messa in scena in Italia, al Festival dei due Mondi di Spoleto. Ma sono “La dolce ala della giovinezza” e “La notte dell’iguana” gli ultimi due drammi che si fanno apprezzare in maniera consistente.
Il 25 febbraio del 1983 Tennessee Williams viene trovato morto a New York, nella stanza dell’Hotel Elysee in cui risiede. Secondo la relazione del medico legale, a causarne il decesso è stato un soffocamento provocato dal tappo di una bottiglia di collirio ingerito accidentalmente. Lo scrittore aveva l’abitudine di mettere il tappo in bocca, dopo avere aperto la bottiglia, mentre spruzzava negli occhi le gocce di collirio: era una consuetudine che ripeteva ogni sera.