– NAPOLI, 25 MAG – Dopo il ‘processo’ ad Arsenio Lupin, è Donato Carrisi a caratterizzare il 26 maggio la prima giornata densa di eventi del Festival del Giallo Città di Napoli.
Lo scrittore, ma anche regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, sarà alle 19.00 all’istituto Grenoble per una conversazione con Maurizio de Giovanni intitolata “Il maestro del thriller”. Un dialogo che conduce alle strade dell’immaginazione dell’autore di grandi successi internazionali, tradotti in 30 lingue, come “Il suggeritore”, che fece vincere a Carrisi anche il Premio Bancarella, e “La ragazza della nebbia”, che diventò un film poi vincitore del David di Donatello. L’autore, in libreria con il nuovo romanzo “La casa delle luci”, attraverserà il mondo del mistero insieme a de Giovanni, presidente onorario del Festival, che alle 21 sarà ancora sul palco per dialogare con Roberto Costantini e Gaetano Savatteri.
“Sono orgoglioso – spiega de Giovanni – di incontrare amici carissimi che sono nel gruppo ristretto dei più grandi e innovativi autori di romanzi neri che abbiamo in Italia. Al Festival domani avremo gli esponenti di un movimento forte e consolidato in Italia e sono felice di poter chiacchierare di fronte al pubblico sul romanzo nero che è di straordinario interesse non solo nel genere ma nella letteratura italiana in senso ampio”.
Il Festival diretto da Ciro Sabatino avrà domani anche un palco alle 18.00 per Luca Briasco, il traduttore italiano dei libri di Stephen King, mentre alla stessa ora si potrà scegliere anche il primo spin-off del Festival all’Istituto Cervantes dove ci sarà Maria Oruña, scrittrice spagnola ideatrice della serie “Los libros del Puerto Escondido”.
Al Grenoble parte domani alle 14.00 anche un workshop (pure sabato) a cura di Franco Forte, direttore di Giallo Mondadori, Segretissimo e Urania, che sale sul palco col titolo inequivoco “Come farsi pubblicare”.
Ma il festival parte già in mattinata, dalle 10, con diversi appuntamenti tra cui, alle 12.00, “Dalla nera ai delitti di carta – Come un omicidio può diventare romanzo”, con Laura Marinaro, che narra le esperienze di giornalisti che lavorano con le notizie che possono anche diventare pezzi da romanzo.
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