Il rapporto tra artisti e carta stampata, spazio di espressione libero da costrizioni. Questo il tema di ‘Artists Making Books: Pages of Refuge’, la mostra all’American Academy in Rome visitabile dal 26 settembre al 7 dicembre (il venerdì e sabato tra le 16 e le 19). Un’esposizione che esplora il rapporto tra arte, graphic design e mondo editoriale, indagando in particolare la dimensione fisica e materiale del libro d’artista, oltre che il suo potere di circolazione.
Il punto di partenza sono una serie di volumi che Ed Ruscha donò alla biblioteca dell’Accademia dopo averla visitata nel 2001. Poi, oltre 100 pubblicazioni concepite e realizzate da artisti dal 1905 a oggi.
Si parla, dunque, dei primi esempi di libri modernisti realizzati da artisti delle avanguardie come Natalia Goncharova, Tristan Tzara, Fortunato Depero, Marcel Duchamp, che saranno esposti insieme a quelli di autori legati alla Pop Art (Andy Warhol, Keith Haring), all’arte concettuale (John Baldessari), e anche a volumi di ex residenti all’American Academy, di borsisti vincitori del Rome Prize e Italian fellows.
La mostra traccia una possibile storia di come approcci radicali al libro abbiano portato ad adottare diverse soluzioni grafiche che sovvertono, inventano, rovesciano e celebrano le lettere, le parole, i testi e le forme di una pubblicazione. Il libro dunque è stato e continua ad essere un oggetto di sperimentazione, un modo per resistere ai vincoli del mercato e creare uno spazio di libertà in cui rifugiarsi.
Per l’inaugurazione è prevista una conversazione tra Giovanni Aldobrandini e Claudia Consolandi, che parleranno di ciò che significa per loro collezionare libri. Il 18 ottobre l’incontro ‘Pick a Book’ con Darby English (Resident 2024) e Cornelia Lauf, mentre il 21 novembre ‘The Craft of Books’, a cui interverranno Tricia Treacy (Fellow 2015) e Francis Offman.