ANNAMARIA TESTA, LA TRAMA LUCENTE (GARZANTI, PP. 432, EURO 22) Disponibile in libreria, edito da Garzanti, La trama lucente, già pubblicato nel 2010, e adesso tornato in una nuova veste, un’edizione rivista, integrata e aggiornata. Materia del saggio è la creatività. Cos’è la creatività? “È la soluzione efficace di un problema. È la scoperta scientifica che apre prospettive fertili. È l’intuizione dell’imprenditore che intercetta un bisogno ed esprime lo spirito del tempo in un prodotto che migliora la vita. È l’illuminazione dell’artista”, afferma Annamaria Testa nell’introduzione.
La creatività non è legata alla giovinezza, sottolinea l’autrice che riporta ricerche e storie concrete: Cézanne inizia a dipingere molto presto ma Le grandi bagnanti, uno dei suoi capolavori, è stato realizzato nell’ultima fase della vita; Andrea Camilleri è diventato scrittore di successo in età avanzata; Michel Eugène Chevreul, noto chimico francese, è stato molto attivo fino alla veneranda età di 102 anni.
Testa approfondisce inoltre il binomio genio-follia. Ad esempio, hanno sofferto di schizofrenia gli scrittori Robert Walser, Friedrich Hölderlin, Johan August Strindberg.
Una sezione de La trama lucente è dedicata al legame tra creatività e resilienza. Impegnarsi in attività è la migliore risposta per combattere un dolore, un lutto. Sono stati orfani prima dei dieci anni: Dante Alighieri, Pablo Neruda, Antonio Canova, Michelangelo, Rubens, Tolstoj. Orfani sono tanti protagonisti della letteratura e dei fumetti: Oliver Twist, David Copperfield, Cenerentola, Harry Potter, l’Uomo Ragno, Dumbo, Superman.
“Il percorso della creatività è duro, sfidante, faticoso: per affrontarlo ci vuole una motivazione. Superare un trauma in modo positivo e vitale è una motivazione molto forte”, conclude Testa.