(dell’inviata Mauretta Capuano) Avvicinare al libro i ragazzi e le ragazze che con la lettura non hanno dimestichezza, hanno pregiudizi o difficoltà, proponendo testi di qualità che si leggono tutti d’un fiato. È la sfida di Ossigeno, la nuova collana di Mondadori Ragazzi nata da un’idea di Alice Bigli, ex libraia, formatrice e autrice che debutta il 7 maggio con due volumi di autori affermati di generazioni diverse, Alessandro Barbaglia con ‘Scusa ma resto qui’ e Francesco D’Adamo con ‘Il sentiero degli orsi’ che sono stati entrambi vincitori del Premio Strega Ragazzi e Ragazze.
Portata in anteprima alla Bologna Children’s Book Fair che si chiude l’11 aprile, è tra le nuove e più interessanti tendenze individuate alla Fiera del libro per ragazzi. Testi brevi ma coinvolgenti, Ossigeno, che si rivolge a giovani abituati a forme di narrazione rapida dai social ai videogiochi alle serie tv, e che sarà presentata al Salone del Libro di Torino, propone “testi brevi, con capitoli brevi, con immersioni immediate, poche descrizioni e preamboli per andare a prendere quelle persone che si sentono non lettori. Non puoi a 11 anni definirti non lettore e invece molti ragazzi e ragazze mi dicono di sentirsi così quando faccio gli incontri nelle scuole” racconta all’ANSA Bigli. “Già alle medie i ragazzi si mettono delle etichette un po’ definitive, si definiscono ‘non lettori’.
Mondadori ha colto l’idea di dedicare una collana di libri freschi, facili nel senso migliore del termine che danno l’idea a questi adolescenti che ce la fanno, che anche loro possono essere lettori” spiega Bigli.
La narrazione è quasi tutta strutturata su uno scambio di messaggi whatsapp in ‘Scusa, ma resto qui’. “È un tipo di storia che non avevo mai provato a raccontare. Il lettore inizialmente si trova a leggere le chat dello scambio whatsapp dei protagonisti. Non sa nulla, non sa se sono un ragazzo, una ragazza o due ragazzi. Sono giovani, quattordicenni. Si gioca sul proporre all’altro una versione riveduta e corretta di se stesso, come avviene un po’ sui social. È uno scambio di messaggi che nasce per un equivoco. Il protagonista o la protagonista è stato oggetto di un atto di bullismo, il suo messaggio condiviso nelle chat della scuola. Tra la cascata di insulti ne arriva alla fine uno che dice ‘scusa’ e viene ripetuto per tre giorni consecutivi. Sono circa 150 pagine e anche graficamente è impaginato come se fosse una chat” racconta Barbaglia, classe 1980. D’Adamo ha accettato questa sfida che “ha come principali destinatari il vasto pubblico dei lettori deboli”, perché lo ha molto intrigato l’idea di fare un romanzo più semplice che non vuol dire abbassare la qualità ne a livello di contenuti né a livello stilistico” racconta lo scrittore. La sfida era quella di fare un bel romanzo avvincente che però sappia accattivare anche chi con la lettura ha meno dimestichezza. Ho mantenuto le mie tematiche abituali, la natura, l’amore per gli animali. Sono partito da un episodio che mi ha molto colpito e addolorato successo circa un anno fa, quando nel Parco Nazionale degli Abruzzi è stata letteralmente assassinata un’orsa che si chiamava Amarena. Il romanzo è dedicato alla sua memoria e ambientato in un imprecisato paesino di montagna vicino al confine di un paesino straniero. I protagonisti sono due ragazzini ch enon hanno ancora compiuto 14 anni: Caterina è una ragazza di città per la prima volta in vacanza con i genitori in montagna e si annoia. L’altro è un ragazzino del posto, un montanaro scorbutico, molto chiuso”.
Sono meno di 150 pagine di un viaggio notturno tra i boschi per salvare un’orsa.
“Ossigeno è un’operazione importante perché il pubblico maggioritario è di non lettori. Per raggiungerli bisogna fare dei tentativi, formule non ce ne sono. Allora un romanzo più breve scritto in maniera veloce, scattante, capitoli un po’ più brevi può funzionare. Non è che raggiungiamo i lettori deboli con le cose banali, scritte in maniera sciatta. Si diventa lettori perché trovi una bella storia, scritta bene e ci caschi dentro. Devi trovare il romanzo che ti fa battere il cuore e muove la pancia”. “Ad autunno 2024 ci sarà un titolo del pluripremiato Davide Morosinotto e nel 2025 riproporremo una lista di 4 titoli almeno. Vogliamo che questa collana non sia troppo estesa per raccogliere il meglio, mantenere la complessità e avvicinare alla lettura. I criteri di selezione sono alti. Cominceremo il prossimo anno con Silvia Vecchini” spiega Enrico Racca, direttore editoriale dei marchi ragazzi del Gruppo Mondadori.