(di Amalia Angotti) La vigilia è già un inizio per il Salone Internazionale del Libro di Torino. Al Lingotto Fiere si lavora a ritmo intenso per allestire i padiglioni e sistemare i libri, in città si mette a punto la macchina organizzativa. Si curano i dettagli della kermesse che per la prima volta ha la firma di Annalena Benini. Sarà un Salone più grande che mai, con 137.000 metri quadrati di spazi e 15.000 posti a sedere in più all’Auditorium del Centro Congressi dove ci sarà l’inaugurazione e si potrà assistere a molti eventi, oltre 800 stand, 51 sale e 180 laboratori. Un migliaio gli editori come nelle precedenti edizioni.
Stasera il via con il tradizionale concerto inaugurale all’Auditorium Rai: parole e musica con David Riondino, Monica Demuru e Natalio Mangalavite. Domani il taglio del nastro con i ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano e dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
“Sarà un Salone felice. Sono molto emozionata, ma anche tranquilla perché è un Salone davvero bello, ricco e di qualità, con un programma bellissimo che dà la parola a tutti. Ci sono tutte le cose che desideravo ci fossero. Non vedo l’ora che cominci. È un luogo sano come lo è questa città, sento voglia di ascoltare e di confrontarsi, spero faccia volare i pensieri”, afferma Annalena Benini che accompagna giornalisti e fotografi al Lingotto dove è in corso l’allestimento degli stand.
La novità è il padiglione 4 con l’Arena Bookstock dedicata ai più giovani, che ha lasciato più spazio negli altri padiglioni agli editori. Più ampio lo spazio all’esterno dove c’è il Palco Live e con tavolini e sedie per le soste del pubblico durante la visita. Torna il Bosco degli Scrittori di Aboca, quest’anno più grande, costruito con materiali ecosostenibili, mentre è una novità Casa Salone, uno spazio in cui gli scrittori incontreranno il pubblico dopo le presentazioni. “Abbiamo cercato di risolvere i problemi pratici aumentando gli spazi gastronomici, i bagni e rafforzando tutti i trasporti” spiega Silvio Viale, presidente dell’associazione che organizza il Salone. I ristoranti in città hanno garantito l’apertura fino a tardi. Gli standard di sicurezza al Lingotto saranno particolarmente elevati: li hanno messi a punto nel tavolo in Prefettura istituzioni, forze dell’ordine e in collegamento gli organizzatori.
Il primo a essere operativo al Salone, con un giorno di anticipo, è stato questa mattina il Rights Center, lo spazio della compravendita dei diritti tra le case editrici: “abbiamo superato i 500 accreditati – spiega Piero Crocenzi, amministratore delegato del Salone -, lo stesso numero dell’anno scorso. È un’attività che svolgiamo con l’Ice che ci supporta nell’organizzazione e nell’invito degli operatori internazionali: abbiamo ricevuto 330 candidature e abbiamo selezionato 70 operatori di qualità. Uno dei nostri focus principali è quello che riguarda lo scambio di diritti tra editoria e cinema. Siamo contenti di ospitare per la prima volta case di produzione cinematografiche da fuori Italia, una tedesca, una svizzera e una austriaca”.