La longlist del Booker Prize è stata resa nota il 1^ agosto 2013.
L’elenco dei 13 candidati è dominato quest’anno da autori irlandesi come Sebastian Barry e Paul Murray, che costituiscono un terzo delle scelte della giuria. Si tratta del più alto numero di candidati irlandesi per una edizione del Booker. Secondo la rivista The Bookseller, dall’inizio del premio, 37 scrittori sono stati nominati dall’Irlanda, il Paese con il maggior numero di candidature.
Anche gli editori indipendenti, come Oneworld, che ha pubblicato i vincitori del 2015 e del 2016, e Canongate, sono in maggioranza nella longlist di quest’anno. La maggior parte degli scrittori è nuova al premio letterario in lingua inglese e quattro libri sono debutti letterari, mentre tre autori sono già stati nominati in precedenza.
In una dichiarazione, Esi Edugyan, presidente della giuria del 2023, ha sottolineato le “nuove voci irriverenti” della lista, che compaiono accanto ad autori affermati. “Tutti e 13 i romanzi illuminano ciò che significa esistere nel nostro tempo, e lo fanno in modi originali ed emozionanti”, ha dichiarato lo scrittore canadese, che è stato nominato per il Booker nel 2018.
“La loro gamma è vasta, sia in termini di temi che di forme: ci hanno scioccato, ci hanno fatto ridere, ci hanno riempito di angoscia ma, soprattutto, sono rimasti con noi. Questa è una lista che emoziona, sfida, delizia, una lista di cui meravigliarsi. I romanzi sono piccole rivoluzioni, ognuna delle quali cerca di dare energia e risvegliare il linguaggio. Insieme – che siano storici o contemporanei – offrono ritratti sorprendenti dell’oggi”.
L’unico libro al momento tradotto al italiano e pubblicato è “La casa delle mille porte” di Tan Twan Eng, edito da Neri Pozza.
Oltre a Esi Edugyan, la giuria del premio letterario di quest’anno è composta dall’attrice britannica Adjoa Andoh, dalla poetessa britannica Mary Jean Chan, dal professore e scrittore americano James Shapiro e dall’attore britannico Robert Webb.
L’anno scorso il Booker Prize è stato assegnato a Le sette lune di Maali Almeida di Shehan Karunatilaka, il primo autore dello Sri Lanka a vincere il premio.
Il secondo romanzo del quarantasettenne scrittore srilankese racconta di un fotoreporter di guerra che, dopo la sua morte, si ritrova in una sorta di ufficio di trasmissione di visoni celestiali, dove gli vengono concesse “sette lune” per risolvere il mistero della sua morte improvvisa e rivelare un rullino fotografico che promette di “scuotere” lo Sri Lanka, devastato dagli orrori della guerra civile.