La Fiera del Libro di Iglesias, organizzata dall’associazione Argonautilus, arriva alla decima edizione, in calendario dal 22 al 25 aprile, e per celebrare il traguardo raggiunto offre un programma ancora più ricco di incontri, dibattiti e laboratori, con autori di spicco nel panorama editoriale italiano e un concerto finale con la Premiata Forneria Marconi (Pfm) in collaborazione con Anpi Cagliari nel giorno dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Tra gli autori invitati tre fra i massimi rappresentanti del noir italiano, come Massimo Carlotto, Piergiorgio Pulixi, in anteprima con ‘Se i gatti potessero parlare’ (Marsilio) in cui il libraio detective Marzio Montecristo circumnaviga la Sardegna alle prese con un omicidio in crociera, e Gaetano Savatteri con ‘La Magna Via’ (Sellerio), nuovo capitolo delle avventure di Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, la coppia Stanlio e Ollio del giallo protagonista della serie tv Màkari.
Nella quattro giorni culturale tra le strade e le piazze del centro storico di Iglesias, trasformato in un grande palcoscenico a cielo aperto, sono attesi Monica Pais, medico veterinario scrupoloso che con ‘Palla – Storia del cane che mi ha cambiato la vita’ (Longanesi) sottolinea il suo impegno nella cura degli animali in difficoltà, Marco Colombo, naturalista e fotografo, che porta il suo sguardo sulla bellezza e la fragilità della natura con ‘Tentacoli’ e ‘Chele’, entrambi editi da Nomos e rivolti ai piccoli lettori.
E ancora Roberto Mandracchia presenta il suo ‘L’implosivo’ (Minimum Fax) e Ilide Carmignani, voce importante della mediazione culturale, il nuovo ‘Saltare nelle pozzanghere’ (Rizzoli); spazio anche alla poesia con Beatrice Zerbini e la sua raccolta ‘Quarantadue’ (Samuele). Gran parte degli incontri della Fiera, inserita nella Rete Pym per la difesa della bibliodiversità in Italia, vengono condotti dalla scrittrice Eleonora Carta, che ha appena dato alle stampe il noir ‘I giorni del corvo’ con Ischire.
“Nel corso di una decade – sottolinea il direttore artistico dell’evento, Maurizio Cristella – il nostro ‘effetto fiera’ si è propagato creando un dibattito per poi evolvere in un progetto organico e distribuito su tutto l’anno”.