CASSANDRA CLARE, LO SCUDO DEL PRINCIPE (MONDADORI, PP. 531, EURO 21,90) La statunitense Cassandra Clare, autrice bestseller, è nota per la fortunata saga urban fantasy Shadowhunters, diventata un film e una serie tv. Apprezzato da colleghi di spicco come Holly Black e George R.R. Martin, l’ultimo romanzo di Clare è Lo scudo del principe, uscito in Italia per Mondadori nella traduzione di Roberta Maresca e Alessandra Roccato; il volume è il primo di una dilogia.
Perno dell’intreccio è Kel, un bambino orfano prelevato da una casa-famiglia per diventare la controfigura dell’erede al trono del regno. Cresciuto accanto al principe alla pari di un fratello, Kel è addestrato fin da subito a morire al suo posto.
Altro personaggio chiave è Lin, una guaritrice appartenente a una piccola comunità, custode dell’arte della magia. Accanto a loro orbita una serie di figure, una delle quali governa un mondo sotterraneo e criminale.
Clare si conferma narratrice di talento; la storia è frutto di uno studio su testi scientifici, letteratura di viaggio e tema del doppio, gettonatissimo nei generi della commedia e del mistery. Interessante la ricerca condotta in campo linguistico dall’autrice: alcuni personaggi dello Scudo del principe si esprimono in occitano, altri in veneziano; il dialetto della città di Goldoni diventa l’idioma di un luogo immaginario, in cui si dipana la trama: “Mì pensave che xéra el Prìnçipe, el ghe soméja tanto”, è una delle frasi che si leggono nel libro.