FIORELLA OPERTO E MARIA TERESA CANNIZZARO – …E DANTE SBARCO’ IN AMERICA (Tau Editrice, 20 euro, 428 pp) – Dante Alighieri, “sommo poeta” e padre della lingua italiana, il primo a credere nell’italiano “Volgare” e a scrivere le sue opere in questa lingua, quale mezzo espressivo unitario, sbarcò in America alla fine dell’Ottocento, grazie alle traduzioni della Divina Commedia nei vari dialetti italiani. In America c’erano già tante colonie di immigrati provenienti dal nostro paese. Una popolazione ancora analfabeta nella quasi totalità, ma tutti conoscevano Dante grazie alle traduzioni della Divina Commedia nei diversi dialetti.
Nell’America del XIX secolo, la Divina Commedia fu fatta conoscere dai letterati italiani in esilio e dal Dante Club fondato da H.W. Longfellow, professore di lingue e letterature moderne ad Harvard, Cambridge, Massachusets, autore di poemi narrativi come La canzone di Hiawatha ed Evangeline. La sua passione per Dante si era palesati già nel 1830 previa una lectura dantis della orazione inaugurale al Bowdoin College, Brunswick, nel Maine, di cui da giovane studente era stato tra gli allievi più brillanti. Passione che giunse a compimento qualche anno più tardi, attraverso la stesura in inglese della intera Commedia, coadiuvato in ciò dai suoi amici più stretti, i poeti C. E. Norton e J. R. Lowell, la prima cantica della quale, l’Inferno, venne inviata a Firenze nel 1865, in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della nascita di Dante. Due anni dopo, il poema dantesco fu pubblicato in tre volumi, con il titolo The Divine Comedy of D. A., translated by H.W.L. Boston, 1867. Gli Americani compresero lo spirito della sua poesia e lo adattarono alle necessità culturali, politiche della loro epoca dopo la terribile guerra di Successione. Simbolo d’ identità nazionale da secoli, orgogliosamente onorarono il genio di Dante, dedicandogli in tutto il continente americano monumenti, parchi, piazze e persino pizzerie.
Fiorella Operto, laureata in filosofia, è la co-fondatrice della Scuola di Robotica. Maria Teresa Cannizzaro, docente di storia e filosofia, è una delle più accreditate collezioniste di bigiotteria americana d’epoca del mondo.