(di Mauretta Capuano) ELISABET BENAVENT, IL RACCONTO PERFETTO (SALANI, PP 608, EURO 18,90).
Si apre con una sposa che scappa il giorno delle nozze il nuovo romanzo di Elisabet Benavent, autrice spagnola da 4 milioni di copie vendute nel suo Paese. Ironico il titolo del libro, ‘Il racconto perfetto’, che ribalta il mito del principe azzurro e invita ad andare verso l’autenticità delle proprie scelte, sfidando le convenzioni. Appena arrivato in libreria per Salani nella traduzione di Laura Bortoluzzi e Sara Cavarero, il libro è diventato una miniserie Netflix.
“Questo libro è una visione ironica del racconto tradizionale ‘e vissero felici e contenti’, di quel voler credere che ‘si sono sposati e la loro vita è risolta’. Questa storia per niente perfetta vuole essere un contributo a smontare quel falso mito, anche perché non penso che il matrimonio sia lo scopo della vita di una donna. Oggi stiamo imparando a rivedere la nostra idea dell’amore che ognuno si costruisce in base alla propria individualità e visione” dice all’ANSA Benavent, 39 anni, che è nata a Valencia ma vive a Madrid ed è autrice della fortunata saga di Valeria (Rizzoli) che ha ispirato una serie Netflix.
Margot che scappa con le Nike ai piedi da una vita perfetta e dalla storia da sogno con Filippo, al quale finisce per preferire David che fa fatica ad arrivare alla fine del mese e dorme sul divano di un amico, è una donna che non si ferma davanti alle convenzioni sociali. “Ho voluto ribaltare un po’ la prospettiva. La tradizione vuole che l’uomo detenga il potere e che la donna sia più romantica e presa dalla passione. Ho voluto invertire i ruoli anche perché ci sono sempre più donne che hanno potere, che occupano posizioni importanti e molti uomini che non accettano questo cambiamento, che soffrono ancora oggi del fatto che le donne si siano evolute” spiega la scrittrice.
Cosa pensa dell’aumento dei femminicidi? “Credo sia urgente affrontare il problema a partire dall’educazione. Bisogna combattere questa violenza maschilista insegnando ai bambini come deve essere la relazione con le donne. Anche le istituzioni pubbliche devono impegnarsi per raggiungere la vera parità di genere”.
Autrice di commedie romantiche, ma appassionata lettrice di thriller e storie nere, Benavent che da nove anni si dedica solo alla scrittura, cosa pensa del successo che sta avendo il romance? “Mi piace moltissimo la commedia, penso che la vita vada presa con spirito e bisogna essere capaci di ridere.
L’amore è uno dei motori dell’esistenza. Io mi diverto molto a raccontare l’amore romantico anche se rifuggo da grandi gesti e prove d’amore per concentrarmi di più sulle piccole cose. Il genere romance non è nato oggi, ma credo che dopo il covid si sia fatto più forte perché c’è bisogno di leggere cose che riguardano le emozioni. Penso che l’intrattenimento non necessariamente equivalga a poca qualità, si può fare intrattenimento di buona qualità” sottolinea.
Il successo ha cambiato la vita a Benavent al “200 per cento dal punto di vista lavorativo. Adesso – dice – sono padrona del mio tempo, ma le mie relazioni, i miei rapporti sono rimasti gli stessi assolutamente”.
Avrà un seguito Il racconto perfetto? “In teoria no, ma magari con il tempo potrei anche pensare cosa sarebbe successo se i personaggi avessero fatto altre scelte. La miniserie da questo libro è uscita a luglio in Spagna e sono molto felice perché ho partecipato come producer, sono intervenuta sulle location, sul casting. Ho avuto anche un ruolo attivo nella scenografia e piace molto, sta riscuotendo successo”.
Altri progetti? “Sto scrivendo un libro che devo consegnare a maggio e che uscirà in Spagna nell’autunno 2024. Sono stata in giro tanto per Il racconto perfetto, adesso mi devo chiudere in casa. Per me è molto importante sperimentare sempre storie nuove. Quando scrivi un libro di successo la tentazione potrebbe essere quella di continuare a riprodurre lo stesso modello, mentre penso che per uno scrittore sia fondamentale mettersi continuamente in gioco, porsi delle sfide e sperimentare”. Di cosa parlerà il nuovo libro? “E’ in una fase così iniziale che potrebbe cambiare completamente. Posso dire che è ambientato nel mondo del business e che parla di una donna forte, però con tutto un altro significato rispetto a questo” spiega Benavent che spesso scrive in una caffetteria di Madrid.