E’ stato arrestato dall’FBI lo scorso 5 febbraio all’aeroporto di New York Filippo Bernardini, l’uomo accusato di aver architettato e messo in atto la cosiddetta “truffa dell’editoria” durata ben cinque anni.
Filippo Bernardini è un ragazzo di ventinove anni che arriva da Amelia, in provincia di Terni. Prima dell’arresto lavorava nella filiale londinese della casa editrice Simon & Schuster. L’accusa di cui Filippo sarebbe colpevole è frode telematica e frode di identità. Secondo l’accusa, infatti, avrebbe falsificato oltre 160 indirizzi email rendendoli simili a quelli di persone note nel mondo dell’editoria, modificando solo qualche lettera, in modo da rendere la differenza impercettibile. Inoltre, sempre secondo l’accusa, avrebbe hackerato un’agenzia di scout letterari di New York, ottenendo così l’accesso a dati e indirizzi. Per le accuse a suo carico rischia dai due ai venti anni di carcere.
Il 2 febbraio Bernardini è comparso davanti al tribunale federale di New York, dichiarandosi non colpevole. La ragione che sta dietro a questa truffa sarebbe stata quella di leggere i libri prima che venissero pubblicati.
La carriera nel campo editoriale di Filippo Bernardini iniziò, successivamente alla laurea in Lettere moderne dell’Università Cattolica di Milano, come lettore per una casa editrice. Nel 2015 proseguì i suoi studi con un Master a Londra dove poi venne assunto come stagista alla Andrew Nurnberg Associates, un’importante agenzia letteraria dove il suo compito era quello di proporre nuovi libri a editori di diversi mercati.
Il piano messo in atto da Bernardini è una truffa a livello internazionale che colpiva tre continenti: Europa, America e Asia. Infatti, non gli interessavano solo i nomi di grandi autori e autrici, ma anche di scrittori e scrittrici emergenti e così come le piccole case editrici.
Ma qual è il movente? Non ne aveva uno. Infatti non è mai stato chiesto nessun riscatto, né è mai stato venduto niente al mercato nero o sui siti per scaricare illegalmente i testi. L’unico motivo sarebbe stato quello di voler leggere i libri in anteprima, prendendosi gioco del sistema.
In seguito alla faccenda diversi editori e agenti hanno innalzato il livello di sicurezza, alcuni dei quali hanno smesso di inviare manoscritti via email.
Bulli è il titolo di un libro uscito nel 2008 per la casa editrice milanese Mursia. L’autore, un certo Filippo B., secondo alcuni giornali locali, potrebbe essere proprio Bernardini. L’editore non può rivelarne l’identità in quanto è vincolato per contratto a mantenere l’anonimato dell’autore. Se, come sostengono le autorità statunitensi, il truffatore fosse Bernardini, nel libro “Bulli” si potrebbe forse trovare il movente.
Il libro in questione è una sorta di diario di un ragazzo che racconta la vita di provincia di un quattordicenne incompreso dalla famiglia e preso di mira dai compagni di scuola che lo accusano di essere gay. Il protagonista salverà da un incidente stradale uno dei suoi bulli nella speranza di essere finalmente accettato, ma alla fine sarà costretto a cambiare scuola.