Debutta un piccola rassegna di letteratura, Fralibri a Framura, coordinata da Mauro Bersani, che si svolgerà dal 21 al 23 giugno nel borgo da anni nella lista dei più belli d’Italia, in provincia di La Spezia. Sotto un’imponente torre risalente all’epoca carolingia, in piazza Costa, si svolgerà la rassegna che vedrà alternarsi Carlotta Vagnoli, Marcello Fois e l’americano Michael Frank.
Alla fine di agosto 2023, nella stessa località, si è svolto un incontro con Paolo Cognetti, l’autore di Otto montagne, che ha riempito la piazza e ha riscosso molto successo. Da lì l’idea del sindaco di Framura, Andrea da Passano, di organizzare qualcosa di più articolato che possa crescere col tempo.
“D’altronde – dice Da Passano – i libri non solo sono nel dna del villeggiante di Framura, ma sono un’abitudine e una ricchezza del nostro borgo: abbiamo infatti una delle più fornite e più utilizzate biblioteche di tutta la provincia di La Spezia”.
Ad aprire gli incontri che animeranno la tre giorni letteraria sarà il 21 giugno la conduttrice radiofonica e scrittrice toscana Carlotta Vagnoli, conosciuta per i suoi libri e interventi sulla violenza di genere, seguitissima sui social, con il suo primo romanzo, ‘Animali notturni’ (Einaudi), ambientato nella Milano di una quindicina di anni fa. Marcello Fois, sabato 22 giugno, autore di alcuni fra i romanzi più belli degli ultimi trent’anni, come Memoria del vuoto, la trilogia dei Chironi, Pietro e Paolo, parlerà de ‘La mia Babele’ (Solferino), una narrazione-riflessione sul proprio rapporto con le lingue a partire dal sardo, lingua materna, e del difficile apprendistato dell’italiano a scuola.
Chiuderà il Festival, il 23 giugno, lo scrittore americano Michael Frank, nato a Los Angeles ma ormai di casa in Liguria perché ha scelto di vivere alcuni mesi dell’anno a Camogli, autore del romanzo I formidabili Frank sulla sua bizzarra famiglia nella Hollywood degli anni Sessanta e Settanta. A Framura lo scrittore sarà presente con il suo libro Cento volte sabato (Einaudi), la storia vera di Stella Levi, un’ebrea italiana cresciuta a Rodi, deportata ad Auschwitz, sopravvissuta, poi emigrata a New York dove vive ancora, centenaria.