(di Micol Graziano) – ROMA, 25 GIU – Mariangela Pira, giornalista, autrice del podcast di successo ‘3Fattori’, è fra gli ospiti di Passaggi Festival 2023. Il suo ultimo libro s’intitola ‘Effetto domino’ (edito da Chiarelettere, pp. 240, €17,60), un saggio di antropologia economica, scritto con un linguaggio accessibile a tutti. Nel volume l’autrice analizza le conseguenze del mondo globalizzato, riflette sulle sfide del cambiamento climatico che sta trasformando interi settori, per esempio l’industria del vino, a causa della penuria idrica: ‘Per produrre il vino occorre tantissima acqua, quando l’acqua non c’è, bisogna trovare dei modi alternativi per coltivarlo nello stesso modo, ma viene a mancare uno degli ingredienti. Questo accade per il vino in Sicilia ma anche per il cognac in Francia. L’acqua, prima o poi, ci renderemo conto che non sarà più un bene comune così diffuso. Il vino di domani potrebbe essere diverso.
Potrebbe avere qualità e gusto diversi e quindi avere un prezzo differente. Tuttavia ci sono eccellenze che possono essere prodotte su terreni aridi, come il Sassicaia in Toscana’, spiega Mariangela Pira all’ANSA.
Oltre al vino, anche il caffè risente di tale situazione:’Il caffè al bar costa parecchio adesso. In alcuni posti a Roma il prezzo è di un euro e cinquanta. È aumentato per un mix di fattori. Uno su tutti: la mancanza della materia prima, dovuta a stagioni particolarmente siccitose in Brasile’, continua l’autrice. ‘Scrivendo questo libro – racconta Pira – ho capito che siamo troppo globalizzati per disunirci. È troppo tardi per attuare una vera e propria de-globalizzazione. Qualora avvenisse, richiederà parecchio tempo. Ho capito che siamo molto concentrati su di noi, e che non ci rendiamo conto di quello che scateniamo in paesi che pensiamo lontani da noi ma che subiscono conseguenze di nostri comportamenti anche non etici. Ho capito che il peso della Cina è sempre più preponderante, nell’economia di oggi. Ho capito che la pandemia ha accelerato cose che già stavamo vedendo in molti settori. Dal vino alla tecnologia alla sanità. Scrivendo questo libro ho capito inoltre che quando materie prime come il gas non costavano niente – durante la pandemia, nessuno consumava gas e petrolio, addirittura il petrolio andò negativo tanto nessuno lo comprava -, lì in quel momento, avremmo potuto approvvigionarci, invece poi quando è ripartito tutto, la domanda era tanta, tutti avevano bisogno di gas e petrolio, e i prezzi sono saliti. Ci sono stati tanti errori strategici che si sarebbero potuti evitare’. .