(di Mauretta Capuano) – ROMA, 07 LUG – Ada d’Adamo, vincitrice postuma del Premio Strega 2023 con 185 voti, “era molto titubante sul pubblicare o meno Come D’Aria” e non avrebbe mai potuto immaginare il successo straordinario del suo libro d’esordio che ha conquistato tutti, dal basso all’alto, tra cui molti giovani e ha venduto 25 mila copie da quando è uscito per Elliot a gennaio 2023. “A convincerla ci hanno provato i suoi amici, tra i quali Elena Stancanelli che la ha candidata allo Strega e la sua analista con la quale Ada si interfacciava da quando si è ammalata. A me diceva ‘che devo fare? Lo devo pubblicare? Poi se lo pubblico comincio a crederci e poi se mi prendono allo Strega lo voglio vincere, sai come sono fatta’” racconta all’ANSA il marito della scrittrice, Alfredo Favi che ha saputo del libro quando era finito.
Storia del rapporto di una madre, che scopre di essere ammalata di tumore, con la figlia disabile, Come D’Aria è scritto come una lunga lettera d’amore all’adorata “figlia imperfetta” senza fare sconti sulla malattia e il dolore pur celebrando la vita.
“Ero all’oscuro di tutto, lei faceva l’editor con Carlo Gallucci e stava sempre davanti al computer. Non sapevo se stava scrivendo una cosa sua o di lavoro. Lo ho scoperto quando ha chiuso il libro e me lo ha mandato in una mail. L’effetto è stato fortissimo e soprattutto è stata bella la scoperta di quella scrittura. Io conoscevo i suoi saggi sulla danza, ma questa storia mi ha sorpreso. L’emozione è stata grande perché il rapporto con la bambina è la nostra vita” racconta Favi per il quale Daria, che compie 18 anni a fine novembre 2023, è sempre la sua bambina.
Scrittrice e danzatrice, la D’Adamo, morta a 55 anni il primo aprile, due giorni dopo essere entrata nella dozzina del Premio Strega, ha lasciato al marito “una poesia inedita, Morte”, distribuita allo spettacolo al Teatro Argentina di Roma l’8 maggio scorso durante la maratona di lettura di 4 ore di Come D’Aria e “il compito di occuparmi di Daria” dice Favi. “Non ho trovato altri file. Io gli avevo detto, quasi per gioco, prepara un secondo libro, ma non credo ci siano cose concrete. Lei appuntava tutto, non so se ci sono altri appunti per un libro tra le sue carte” sottolinea il marito.
La fortuna che ha avuto questo memoir che il giorno dopo la vittoria del Premio Strega è primo in assoluto tra i più venduti su Amazon, “la ho capita dai tanti messaggi di persone che non conosco che mi hanno ringraziato dai social. Come D’aria è una nuova filosofia di lettura della vita. Il dolore è presente, è una cosa forte ma soprattutto c’è molto amore e verità” dice Favi che ha una agenzia di pubblicità ed è l’autore della copertina del libro in stile Schiele.
“Ada mi aveva chiesto di fare la copertina ma le avevo detto di no. Però mi sono messo a cercare qualcosa che potesse andare bene per il libro e le ho proposto un artista che adoro Egon Schiele, un dipinto che si chiama Madre e figlia. Allo stesso tempo avevo cominciato, come aveva fatto lei con il libro, a lavorare di nascosto sulla copertina. Una sera Ada mi ha sgamato e allora abbiamo fatto un patto: facciamo scegliere all’editore.
Schiele lavora sul bianco, io ho voluto metterci un colore forte dietro, ho fatto uguali i corpi e i capelli e soprattutto ho tenuto sospese le braccia della bambina perché così è” racconta il marito di Ada prima di correre dalla figlia di cui ora deve occuparsi da solo.
Vincitore anche del Premio Campiello Giovani, il Mondello, il Flaiano speciale narrativa, Come D’aria, che ha avuto anche una menzione speciale al Campiello, ha creato una vera magia diventando un caso editoriale postumo. Allo Strega c’erano già state altre tre vittorie postume: Rinascimento privato di Maria Bellonci, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e Passaggio in ombra Mariateresa Di Lascia.
“La prima cosa è stata superare la diffidenza verso libri che raccontano storie dolorose. Mi ha lasciato stupita che il libro sia piaciuto ai ragazzi molto giovani. Hanno riconosciuto una delle qualità di questo libro che è la sua verità. È stato molto bello anche per lo Strega perché davvero quest’anno ha vinto un bellissimo libro, non una cordata e questo vale tanto” spiega Elena Stancanelli.
Come D’aria ha avuto una gestazione lunghissima, nasce da quella lettera ad Augias del 2008, che lei ha messo dentro al libro, in cui parla dei medici che non sono stati in grado di leggere da una ecografia che sua figlia sarebbe nata con una terribile malformazione al cervello e dell’aborto. “Questo libro ha anche un valore politico. Ada non fa sconti a nessuno, dice con precisione che la medicina è feroce in certi casi, che la politica ti chiede di tenere in vita creature troppo difformi e poi quelle madri le abbandona” spiega Stancanelli. .