Quando i paperback contribuirono a sconfiggere i nazisti (e fecero la fortuna di un formato prima di allora sdegnato dalle case editrici): al Grolier Club di New York, il club per bibliofili piu’ antico d’America, una mostra illustra il programma del governo americano durante la Seconda Guerra Mondiale per far arrivare libri ai 16 milioni di soldati Usa al fronte. Uno sforzo colossale: 123 milioni di libri raggiunsero i militari, dalle spiagge della Normandia alle piu’ remote isole del Pacifico. “Popolari quanto le pin up”, come scrisse il New York Times, i paperback dovevano servire ai soldati per passare il tempo ma anche a ricordarsi contro cosa erano andati a combattere. La lettura era cosi’ diffusa sulle linee del fronte che il New York Post nel 1945 definì quello americano “l’esercito piu’ letterato del mondo”. La mostra, aperta fino al 30 dicembre, è frutto del lavoro di Molly Guptill Manning, professoressa alla New York School of Law: presenta oltre 200 tra libri, romanzi, manuali, manifestini, tutti di piccole dimensioni, stampati in quella che ora si chiama l’edizione economica. “Durante la guerra, all’epoca del bando dei libri ordinato dai nazisti, il Pentagono mandò i soldati in guerra armati non solo di fucili ma anche di idee”, spiega la Manning che ha collezionato circa 900 ‘libri di guerra’ mentre lavorava al suo saggio del 2014 When Books Went to War. Le forze armate Usa portarono in Europa libri banditi e bruciati dai nazisti. Nel maggio 1943, a 10 anni dai roghi che mandarono in cenere opere di autori ebrei come Albert Einstein e Sigmund Freud o scrittori americani all’indice come Ernest Hemingway, il presidente Franklin D. Roosevelt proclamo’ che “i libri non possono essere uccisi dal fuoco”. L’iniziativa fece seguito alla prima Victory Book Campaign grazie alla quale nel 1943 18 milioni di volumi furono donati da cittadini americani per le truppe al fronte. Erano quasi tutti volumi con la copertina dura, difficili dunque da trasportare: ed ecco dunque che il Chief Librarian dell’Esercito, Raymond Trautman, inventò il paperback orientato orizzontalmente e rilegato con le graffette: grande quanto bastava a entrare nella tasca dell’uniforme. Oltre 123 milioni di volumetti delle American Service Edition (o Ase) furono distribuiti alle truppe, tra cui classici come il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, che proprio grazie all’Ase divenne un bestseller, e Un Albero Cresce a Brooklyn di Betty Smith, forse il piu’ popolare tra i lettori in uniforme. Le edizioni Ase fecero scuola, non solo negli Usa ma anche in Europa: in mostra al Grolier c’e’ un’edizione tascabile di La Vergine e lo Zingaro di D. H. Lawrence pubblicato in italia da Arnoldo Mondadori per la collana I Libri della Ricostruzione col sottotitolo: “I migliori racconti del grande psicologo del sesso”.