“C’è Ancora Domani è probabilmente il film più coinvolgente dal punto di vista emotivo, pieno di suspense e allo stesso tempo edificante che si può vedere quest’anno. Con una trama così intricata, un’abile miscela di dramma familiare, dark comedy e narrazione imprevedibile, questo film in bianco e nero ambientato nella Roma del 1944 stupisce lo spettatore per la capacità – rara nei film – di ipnotizzarlo in ogni secondo, compresa l’immagine finale (il volto radioso e pieno di speranza di una giovane ragazza). Non riesco a pensare a nessun film americano paragonabile a C’è Ancora Domani: è unico”. L’endorsement al titolo fenomeno dell’anno, esordio alla regia di Paola Cortellesi, arriva da Joyce Carol Oates, scrittrice, poetessa, drammaturga e docente universitaria statunitense, tra le voci più importanti della letteratura contemporanea, che su X posta anche l’articolo del New York Times intitolato ‘Perché in Italia un film femminista in bianco e nero è stato più importante di Barbie’.
“Non riesco a crederci. Grazie per le sue parole. Le SUE parole! Sono profondamente onorata. E grata. E gioiosamente confusa”, commenta Cortellesi su X.
Sei David di Donatello vinti, distribuito in 124 Paesi dalla Francia al Regno Unito agli Stati Uniti, C’è Ancora Domani dopo 41 settimane in sala in Italia è stabile all’undicesimo posto nella classifica Cinetel, con un incasso totale che si avvicina a 36,9 milioni di euro.