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John Le Carré è nato nel 1931 in Inghilterra, si consegue la laurea in letteratura tedesca e inizia la sua carriera come insegnante. Successivamente, intraprende un percorso che lo conduce al Ministero degli Esteri del Regno Unito, dove assume ruoli di funzionario e consigliere politico. Qui, ha l’opportunità di collaborare con il Secret Intelligence Service di Sua Maestà . Quest’esperienza, in particolare, lo ispira a immergersi nella scrittura di storie legate a spionaggio, intrighi, agenti segreti e controspionaggio.
Nel 1947, decide di iscriversi all’Università di Berna, in Svizzera, ma presto abbandona per fare ritorno a Oxford, dove si specializza in letteratura tedesca. È dalle sue esperienze professionali al servizio di Sua Maestà che trova l’ispirazione per i suoi primi libri.
“Chiamata per il morto” (1961) segna la nascita di un personaggio amato dai lettori di tutto il mondo: George Smiley. Tuttavia, è con il terzo libro, “La spia che venne dal freddo” che Le Carré raggiunge il successo. Questo titolo è diventato simbolo dell’intero genere di spionaggio e ha ispirato un celebre film con Richard Burton come protagonista. Inizialmente, il pubblico lo accolse con entusiasmo, ma la critica, nel giro di pochi anni, avrebbe dovuto rivedere il suo giudizio e riconoscerlo come uno dei più grandi scrittori inglesi del secolo scorso.
Con la conclusione della guerra fredda, il genere delle storie di spionaggio subisce un notevole contraccolpo in quanto la base narrativa principale scompare. Questa crisi colpisce anche Le Carré, e sembra che stia lottando per trovare nuova ispirazione. Ma questa è soltanto un’apparenza.
Con “Il sarto di Panama,” ritrova la brillante narrativa dei suoi giorni migliori, reinterpretando il genere delle spy stories in chiave comica. In “Il giardiniere costante,” ci offre un potente messaggio accusatorio contro le multinazionali farmaceutiche e le loro discutibili sperimentazioni su cittadini africani ignari. Quest’opera rappresenta un appassionato ma spesso inascoltato grido d’allarme in merito alla tragica situazione del continente nero.
Oltre ai titoli precedentemente menzionati, tra i celebri lavori di Le Carré si annoverano anche opere quali “La casa Russia,” “La tamburina,” “Tutti gli uomini di Smiley,” “L’onorevole scolaro,” e “La passione del suo tempo.”
Scrittore pluri-premiato, è considerato un maestro assoluto dei romanzi thriller e di spionaggio. La sua bibliografia comprende oltre trenta opere, tra cui La spia che venne dal freddo (1963), considerato il suo capolavoro assoluto. Lo scrittore britannico John le Carré è deceduto il 12 dicembre 2020 all’età di 89 anni.