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Dacia Maraini è nata a Fiesole il 13 novembre 1936, dal ritmo di vita frenetico ha un’impressionante carriera letteraria, spaziando dalla poesia alla narrativa, dalla saggistica alla drammaturgia e alla sceneggiatura. Oltre a ciò, ha contribuito con la sua penna alla creazione di racconti per bambini e si è dedicata attivamente alla promozione di diverse iniziative culturali, comprese quelle sostenute dai piccoli editori che hanno fatto la loro comparsa negli ultimi decenni.
Dovuto al lavoro del padre, etnologo orientalista, l’intera famiglia si trasferisce in Giappone nel 1938, durante gli anni tumultuosi della Seconda Guerra Mondiale. Gli eventi bellici lasciano il segno anche sulla famiglia Maraini, che nel 1943 viene internata in un campo di concentramento, sperimentando una lunga e affamata agonia.
Dopo la liberazione, la famiglia ritorna esausta in Italia, stabilendosi in Sicilia seguendo i nonni materni di Dacia Maraini. Qui, l’autrice e le sue sorelle intraprendono il percorso degli studi. Tuttavia, dopo qualche tempo, diventa necessaria una separazione all’interno della famiglia: il padre si trasferisce a Roma, e per Dacia, la speranza di raggiungerlo nella Capitale diventa un persistente sogno di fuga che si avvererà solo al compimento dei diciotto anni.
A Roma, Dacia Maraini prosegue gli studi liceali e, per sostentarsi, si impegna in diversi ruoli, tra cui archivista, segretaria e giornalista. All’età di ventuno anni, insieme ad altri giovani scrittori e intellettuali impegnati, fonda la rivista letteraria “Tempo di letteratura” e inizia a collaborare con altre riviste già affermate, tra cui “Paragone”, “Nuovi Argomenti” e “Il Mondo”.
Nel 1962 che pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, e soltanto l’anno successivo, raggiunge il successo affermandosi nel mondo culturale romano e italiano con il romanzo L’età del malessere. Sempre nel 1962 Moravia lascerà la moglie, la scrittrice Elsa Morante, per lei.
Nel 1970 dirige come regista il film “L’amore coniugale”, con Tomas Milian, tratto dall’omonimo romanzo di Moravia.
Tre anni più tardi nel 1973 Dacia Maraini fonda il Teatro della Maddalena, un teatro gestito da sole donne e dove cinque anni dopo metterà in scena “Dialogo di una prostituta con un suo cliente“, che avrà un grande successo anche fuori dall’Italia.
Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio.