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Carlo Emilio Gadda nacque a Milano il 14 novembre 1893. E’ stato un ingegnere e scrittore italiano. Le sue opere sono state tradotte in 18 lingue e pubblicate in 22 paesi in tutto il mondo.
Carlo Emilio Gadda vive e studia a Milano, proveniente da una famiglia della media borghesia, con il padre imprenditore e la madre insegnante di lettere. Fin da giovane dimostra una chiara inclinazione per la letteratura e le materie umanistiche.
Dopo la morte del padre nel 1909, la situazione economica della famiglia si fa precaria a causa dei cattivi investimenti del padre. In questo contesto, Carlo Emilio Gadda segue il consiglio della madre e decide di iscriversi alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, rinunciando agli studi letterari.
Nel 1915, Carlo Emilio Gadda abbandona gli studi universitari e si arruola volontario per il fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Con animo patriottico e ispirato dal nazionalismo dell’epoca, considera la guerra come un’opportunità di riscatto sia per la nazione che per sé stesso, ma le sue speranze di liberazione dalle frustrazioni e dalle angosce si infrangono sulla dura realtà . La disorganizzazione dell’esercito e le sofferenze subite in guerra lo segnano profondamente, così come la morte del fratello maggiore, la prigionia in Germania dopo la disfatta di Caporetto e i disordini sociali dell’Italia del primo dopoguerra.
Gadda simpatizza per il fascismo come forza capace di rigenerare il paese e ristabilire l’ordine, ma ben presto si rende conto che il regime non offre soluzioni e anzi peggiora la situazione italiana. Ne nasce una forte avversione, che si manifesta nelle sue opere pubblicate nel dopoguerra, come Quer pasticciaccio brutto de via Merulana e Eros e Priapo.
Durante gli anni della dittatura, Gadda si laurea in ingegneria e segue corsi di filosofia, lavorando come ingegnere in varie industrie elettriche e chimiche. Vive in diversi paesi tra cui l’Argentina, la Francia, il Belgio e la Germania, fino a stabilirsi a Roma vicino al Vaticano. Il suo esordio letterario avviene nel 1926 con la raccolta di prose liriche Studi imperfetti, seguita dalle pubblicazioni de La Madonna dei filosofi e Il castello di Udine. Tuttavia, le opere di Gadda sono raffinate e lontane dai gusti del grande pubblico, quindi per anni la sua fama rimane confinata agli ambienti letterari.
Nel 1931 lascia la professione di ingegnere, ma la riprenderà diverse volte a causa delle necessità economiche. La morte della madre nel 1936 scatena in lui sensi di colpa sconvolgenti, che lo portano a scrivere il romanzo La cognizione del dolore, pubblicato solo in parte sulla rivista Letteratura tra il 1938 e il 1941. Negli anni quaranta e cinquanta si trasferisce a Firenze, dove stringe rapporti con gli ambienti culturali della città frequentati anche da Eugenio Montale, Carlo Bo e Tommaso Landolfi.
La crescente popolarità di Gadda all’estero è principalmente dovuta alle numerose edizioni di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1946), che è stato tradotto per la prima volta in tedesco nel 1961 con il titolo Die gräßliche Bescherung in der Via Merulana. Nonostante le trattative per l’edizione francese con le Éditions du Seuil fossero già iniziate solo pochi mesi dopo la pubblicazione del romanzo in Italia nel 1957, la traduzione francese (L’Affreux pastis de la rue des Merles), a cura di Louis Bonalumi, è stata pubblicata solo nel 1963 con una postfazione di François Wahl, l’editore della celebre casa editrice parigina. Gadda incontrò personalmente Wahl nell’estate del 1958 e offrì la sua collaborazione entusiasta per la revisione delle bozze. Queste due edizioni hanno segnato l’inizio di una lunga serie di traduzioni. Nel 1965, il romanzo è stato tradotto in inglese (distribuito negli Stati Uniti e nel Regno Unito), tedesco, spagnolo e ceco. Attualmente, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana conta 37 traduzioni in 16 lingue diverse, tra cui giapponese, finlandese, serbo-croato, ebraico e rumeno, e rimane l’opera di Gadda più letta al di fuori dell’Italia, confermando il suo ruolo fondamentale nella consacrazione del successo dell’autore.
Durante gli stessi anni in cui lavorava al Pasticciaccio, Gadda scrisse Eros e Priapo, un’opera in cui analizza il fascismo e critica la società italiana durante il ventennio. Composta tra il 1945 e il 1946, alcuni brani vennero pubblicati nel 1955 sulla rivista Officina, mentre l’opera completa uscì in volume nel 1967. Tuttavia, Eros e Priapo sfugge alle convenzioni tipiche della trattatistica e della saggistica e rifiuta di dare una esposizione organica e sistematica. Invece, è un pastiche che mescola temi e linguaggi diversi, passando dalla riflessione teorica all’autobiografia. Si tratta di uno scritto satirico in cui l’indignazione morale si unisce al gioco beffardo.
Carlo Emilio Gadda morì il 21 maggio 1973 a Roma all’età di 79 anni.
Nella lezione sulla “molteplicità ”, Italo Calvino presentò Carlo Emilio Gadda come colui che cercò incessantemente di rappresentare il mondo come un intricato groviglio, senza minimamente attenuarne la complessità inestricabile, ovvero la presenza simultanea degli elementi più eterogenei che concorrono a determinare ogni evento.