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Georg Wilhelm Friedrich Hegel nasce a Stoccarda nel 1770 da una famiglia benestante e conformista. La sua adolescenza non pare essere caratterizzata da eventi importanti: frequentò il ginnasio della città , condusse una vita agiata e borghese. Anche la prematura perdita della madre non sembra aver arrecato nel filosofo grossi traumi.
Dopo aver completato il percorso scolastico, Hegel decide di intraprendere gli studi di Teologia presso lo Stift di Tubinga, un seminario dedicato alla formazione del ceto clericale protestante. Il programma prevedeva due anni di filosofia seguiti da tre anni di teologia. Durante il periodo di seminario, che gli permette di esplorare il pensiero di Kant, Rousseau e le opere di Goethe, Hegel stringe amicizia con il poeta Hölderlin e il filosofo Schelling, entrambi destinati a influenzare il successivo sviluppo del sistema hegeliano. Mentre gli anni di studio lo avvicinano alle idee emergenti dell’idealismo tedesco, dal punto di vista politico, il giovane Hegel non rimane insensibile al fascino e alle suggestioni della Rivoluzione francese.
Completato il seminario, Hegel intraprende la carriera di precettore presso una famiglia di Berna. In questo periodo, dedica il suo studio alla figura di Cristo, esplorandone anche l’aspetto storico-sociale della religione, che si materializza nelle opere “La vita di Gesù” e “La positività della religione cristiana”. Nel 1797, grazie a un impiego sempre come precettore ottenuto grazie all’intercessione di Hölderlin, si trasferisce a Francoforte. La vicinanza con l’amico Hölderlin si riflette nella sua produzione dell’epoca, che spazia da “Lo spirito del Cristianesimo e il suo destino” al “Frammento del sistema”, opere in cui si allontana ulteriormente dal pensiero kantiano in materia di religione.
Nel 1799, la morte del padre e l’eredità ricevuta gli consentono di abbandonare la carriera di precettore e di dedicarsi alla carriera accademica. Nel 1801, approda a Jena, l’università tedesca più attiva e stimolante del momento, ottenendo presto l’abilitazione all’insegnamento. A Jena, rinnova la sua amicizia con Schelling, anch’egli professore, e i due iniziano una collaborazione che porta alla creazione della rivista “Il giornale critico di filosofia”. In questa pubblicazione, Hegel sostiene Schelling nella polemica contro Kant, Fichte e Jacobi. Nel 1803, Schelling lascia Jena per Würzburg, e da quel momento, oltre alla distanza fisica, si instaura anche una divergenza teorica tra i due amici, culminata nella redazione della “Fenomenologia dello spirito” da parte di Hegel a Jena, pubblicata nel 1807 a Bamberg.
L’esperienza a Bamberg termina con il trasferimento a Norimberga, dove Hegel viene chiamato a dirigere il locale ginnasio. In questa fase, sposa Maria von Tucher, una nobildonna, e diventa padre di due figli, Karl e Immanuel. Successivamente, la coppia accoglierà in famiglia Ludwig, figlio avuto da Christiane Fischer, una affittacamere di Bamberg. Pur occupandosi della gestione del ginnasio, Hegel non trascura la sua attività filosofica, pubblicando la “Scienza della logica” (1812-1816). Tra il 1816 e il 1818, sperimenta nuovamente l’insegnamento universitario a Heidelberg, pubblicando nel 1817 l'”Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio”, successivamente rieditata nel 1827 e nel 1830.
La vita di Gesù (1795)
La positività della religione cristiana (1795-96)
Differenze fra il sistema filosofico di Fichte e quello di Schelling
De orbitis planetarum
Fenomenologia dello spirito
L’opera letteraria di Friedrich Hegel si estende in modo ampio e variegato: dopo gli scritti giovanili, prevalentemente di natura religiosa, emerge la creazione del suo capolavoro, la “Fenomenologia dello Spirito” (1807), seguita dalla formulazione più completa del suo sistema filosofico nella “Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio” (1817). Infine, a Berlino, Hegel scrive la sua ultima opera significativa: “Lineamenti di filosofia del diritto” (1821).
Gli ultimi anni della vita di Hegel non furono meno frenetici: dapprima divenne direttore del ginnasio di Norimberga, poi professore di filosofia a Heidelberg ed infine all’Università di Berlino. Nella odierna capitale tedesca raggiunse l’apice del suo successo. Hegel muore a Berlino probabilmente di colera il 14 novembre di 1831.