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La mattina del 17 giugno 2019, mentre si stava preparando a partecipare con la sua Autodifesa di Caino allo spettacolo del successivo 15 luglio alle Terme di Caracalla, Camilleri veniva colto da un arresto cardio-respiratorio e trasportato in gravi condizioni all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove veniva ricoverato con prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Lo scrittore non riprese più conoscenza e morì esattamente un mese dopo, la mattina del 17 luglio 2019, all’età di 93 anni.
È stato sepolto nel cimitero acattolico di Roma, dopo aver ricevuto un funerale strettamente privato, com’era suo desiderio.
Andrea Camilleri era nato il 6 settembre 1925 a Porto Empedocle in Agrigento (Sicilia). Regista, autore, sceneggiatore e scrittore.
Appena conseguita la maturità liceale e non ancora diciottenne assiste allo sbarco degli alleati nella natia Sicilia riportandone un’impressione profonda. Frequenta quindi l’Accademia d’Arte Drammatica (nella quale in seguito insegnerà Istituzioni di Regia) e a partire dal 1949 inizia a lavorare come regista, autore e sceneggiatore, sia per la televisione (celebri le sue riduzioni di polizieschi come “Il Tenente Sheridan” e il “Commissario Maigret”), sia per il teatro (in particolare con opere di Pirandello e Beckett).
Forte di questo straordinario bagaglio di esperienze, ha poi messo la sua penna al servizio della saggistica, campo in cui ha donato alcuni scritti e riflessioni intorno all’argomento spettacolo.
Col passare degli anni ha affiancato a queste attività principali quella più squisitamente creativa di scrittore. Il suo esordio in questo campo risale precisamente al primo dopoguerra; se dapprima l’impegno nella stesura di romanzi è blando, col tempo si fa decisamente più intenso fino a dedicarvi un’attenzione esclusiva a partire da quando, per sopraggiunti limiti d’età, abbandona il lavoro nel mondo dello spettacolo. Una serie di racconti e poesie gli varranno il premio Saint Vincent.
Il grande successo è però arrivato con l’invenzione del personaggio del Commissario Montalbano, protagonista di romanzi che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane e che non fanno alcuna concessione a motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura.
Dopo i primi romanzi, che, in parte ispirati a episodi reali della storia siciliana, già rivelano uno spiccato gusto dell’intreccio e una decisa inclinazione ai registri del comico e del grottesco, nel 1994, con La forma dell’acqua, ha inaugurato una serie di romanzi e racconti incentrati su un personaggio fisso: il commissario di polizia Salvo Montalbano, che nella cittadina immaginaria (ma inconfondibilmente siciliana) di Vigàta deve sbrogliare numerosi casi di omicidio e malaffare, tanto animato da un sentimento di giustizia sostanziale quanto estraneo a preoccupazioni di carriera e semmai incline a procedure non sempre formalmente ineccepibili. La serie è continuata con Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), L’odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta (2005), La vampa d’agosto e Le ali della sfinge (2006), La pista di sabbia (2007), Il campo del vasaio e L’età del dubbio (2008), La danza del gabbiano (2009) e con alcune raccolte di racconti (Un mese con Montalbano, 1998; Gli arancini di Montalbano, 1999; La paura di Montalbano, 2002; La prima indagine di Montalbano, 2004).
La crescente fortuna è dovuta anche alla risonanza dei film televisivi a essa ispirati, interpretati da L. Zingaretti. Tra le altre sue recenti pubblicazioni si ricordano: Un sabato, con gli amici (2009), nel quale ha affidato il racconto per la prima volta esclusivamente alla lingua italiana; Un inverno italiano (in collab. con S. Lodato, 2009); La rizzagliata (2009); il saggio Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia (2009); Il nipote del Negus (2010); La caccia al tesoro (2010); Acqua in bocca (con C. Lucarelli, 2010, e Acqua in bocca, ripubblicato nel 2020 con le calligrafie e i collage originali dei due scrittori); L’intermittenza (2010); Gran Circo Taddei (2011); Il gioco degli specchi (2011); Giudici (con C. Lucarelli e G. De Cataldo, 2011); il romanzo storico La setta degli angeli (2011); entrambe del 2012, le raccolte di racconti brevi Il diavolo certamente e La regina di Pomerania e altre storie di Vigàta, primo libro in Italia a diventare un’applicazione per tablet. Sono del 2012 anche la pubblicazione di Dentro il labirinto, libro-indagine sulla vita e la misteriosa morte del critico d’arte E. Persico, sullo sfondo dell’Italia del periodo fascista, e la prima esperienza nella regia teatrale con La cavalleria rusticana; nello stesso anno lo scrittore ha inoltre pubblicato due nuovi romanzi del ciclo Montalbano, Una lama di luce e Una voce di notte. Nel 2013 è tornato in libreria con un nuovo romanzo noir, Il tuttomio, cui hanno fatto seguito nello stesso anno La rivoluzione della luna, ritratto di una singolare figura di donna nella Sicilia del Seicento, la raccolta di scritti autobiografici e riflessioni Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa, e il romanzo ambientato negli anni Venti La banda Sacco. Abbondante anche la produzione del 2014, della quale si citano: La creatura del desiderio, racconto tra realtà storica e suggestione letteraria sul burrascoso amore tra il pittore austriaco O. Kokoschka e la vedova del grande compositore G. Mahler; il romanzo storico Inseguendo un’ombra, ambientato nella Sicilia del XV secolo; la raccolta di brevi testi inediti Segnali di fumo; il romanzo La piramide di fango, sequel de Il ladro di merendine; il libro Donne, in cui lo scrittore rievoca le figure di donne che gli hanno segnato la vita; la raccolta di racconti Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano. Della sua produzione più recente vanno segnalati: nel 2015, La relazione, La giostra degli scambi e La targa e la raccolta di racconti Le vichinghe volanti e altre storie d’amore a Vigàta; nel 2016, Noli me tangere, L’altro capo del filo (con U. Gregoretti), Pinocchio (mal) visto dal gatto e la volpe, Topiopì e La cappella di famiglia; nel 2017, La rete di protezione e la raccolta di racconti autobiografici Esercizi di memoria; nel 2018, Il metodo Catalanotti, Ora dimmi di te. Lettera a Matilda e I tacchini non ringraziano (con P. Canevari); nel 2019, La casina di campagna. Tre memorie e un racconto, Km 123 e Il cuoco dell’Alcyon.
Postumi sono stati pubblicati Autodifesa di Caino (2019), intensa riflessione sul bene e sul male, e Riccardino (2020), romanzo finale della serie del commissario Montalbano.
Nel 2003 lo scrittore è stato nominato Grande Ufficiale al Merito della Repubblica.