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Thomas Stearns Eliot è nato a St. Louis, Missouri, nel 1888. La sua famiglia discendeva da uno dei primi coloni puritani, e i suoi genitori erano ricchi e appassionati di cultura (sua madre era una poetessa mentre suo padre era un artista). Studiò alle università di Harvard, Parigi e Oxford, dando così un’impronta cosmopolita alla sua educazione.
Pur essendo americano di nascita, il suo background culturale fu prima inglese e poi europeo. Scoprì infatti John Donne e i poeti metafisici inglesi; imparò l’italiano studiando Dante, al quale dedicò uno dei suoi saggi più celebri nel 1929. Qui Eliot affermava che Dante era il poeta che meglio esprimeva una situazione universale e lo elogiava “le immagini visive chiare”, “la lucidità” del suo stile e ” la sua straordinaria forza di compressione”, per giungere alla conclusione che “sul modo di scrivere poesia si può imparare di più da Dante che da qualsiasi altro poeta inglese”.
Nel 1910 si recò per la prima volta in Europa e studiò a Parigi alla Sorbona dove seguì le lezioni di Henri Bergson e dove iniziò a leggere le opere dei simbolisti francesi. Più tardi tornò ad Harvard e si laureò in filosofia. Allo scoppio della prima guerra mondiale si stabilì a Londra, dove pubblicò saggi di filosofia, insegnò per un periodo e iniziò a lavorare come impiegato presso la Lloyd’s Bank della città, e dal 1917 al 1919 fu assistente redattore di The Egoist.
Nel 1925 sposò la ballerina britannica Vivien Haigh-Wood, nonostante le preoccupazioni dei suoi genitori per la sua stabilità mentale. Dopo la raccolta di poesie Prufrock and other Observations (1917), che contiene un ritratto satirico del vuoto e del pessimismo che caratterizzavano la vita in quegli anni, nel 1922 fondò “The Criterion”, iniziando così la sua carriera di editore, e pubblicò tutte i suoi scritti incoraggiano anche la produzione di giovani poeti come Ezra Pound, W.H.Auden, Louis MacNeice e Stephen Spender.
Per tutto questo tempo Vivien era in cattive condizioni di salute ed Eliot era sottoposto a una notevole tensione emotiva. Trascorse qualche tempo in un sanatorio svizzero, a Losanna, sottoponendosi a cure psicologiche e qui terminò “La terra desolata“, dedicato a Ezra Pound. Basato su varie leggende, ritrae Londra come una terra sterile e desolata ed esprime la depressione e il cinismo del dopoguerra. La poesia è costruita attorno a diversi simboli, i più importanti dei quali sono la siccità e le inondazioni, che rappresentano la morte e la rinascita. Il modo altamente allusivo e i numerosi riferimenti rendono la poesia difficile da comprendere. La sua verità risiede originariamente nella presentazione della crisi spirituale dell’uomo e nella varietà del suo stile, piuttosto che nel suo apparato letterario. Nello scrivere The Waste Land Eliot fu influenzato da Dante, dai poeti metafisici inglesi e dai simbolisti francesi.
Nel 1927 divenne cittadino britannico e si definì “classicista nella letteratura, monarchico nella politica, anglo-cattolico nella religione”. Nello stesso anno si unì alla Chiesa d’Inghilterra trovando la risposta ai propri interrogativi e alla disperazione di un mondo moderno privo di fede e religione. Con la poesia Mercoledì delle Ceneri (1930) inizia una nuova fase nello sviluppo del poeta: sebbene rimanga il vecchio atteggiamento, trova speranza nella fede religiosa e nell’influenza stabilizzatrice della religione cristiana. Questa poesia ha uno spirito più lirico e lo stile è rilassato e musicale con la sua ripetizione e assonanza.
Eliot decise infine di separarsi dalla moglie, che fu ricoverata in manicomio, dove morì nove anni dopo, nel 1947. La sua morte, però, creò un terribile senso di colpa nell’animo del poeta e l’infelicità lo portò a scrivere in una sua lettera:
Negli anni Trenta e Quaranta i saggi di Eliot cominciarono a interessare maggiormente la società. Le sue crescenti preoccupazioni sociali lo spinsero verso il teatro e divenne uno dei principali esponenti del dramma poetico.
Nel 1932 scrisse un frammento, Sweeney Agonistes, nel 1934 un’opera teatrale, The Rock, e nel 1935 una moderna opera miracolosa, Murder in the Cathedral, sul noto conflitto tra Enrico II e Thomas Becket. Quest’ultima opera si distinse per i commoventi discorsi del coro alla maniera tradizionale greca. The Family Reunion (1939), una modernizzazione della storia di Oreste, non ebbe lo stesso successo.
Durante la guerra Eliot passò nuovamente alla poesia e nel 1943 scrisse Quattro Quartetti, un gruppo di quattro poesie ciascuna delle quali costruita su uno schema musicale. La struttura delle quattro poesie è la stessa: i temi vengono sviluppati attraverso variazioni alla maniera di una composizione musicale, e portati ad una risoluzione finale. Attraverso immagini di magica bellezza il poeta racconta le sue esperienze passate, il passato collettivo dell’umanità e il significato dell’esperienza umana.
T.S. Eliot era ormai diventato acclamato a livello internazionale e nel 1948 gli fu conferito l’Ordine al merito e il premio Nobel per la letteratura.
Scrisse The Cocktail Party nel 1949, The Confidential Clerk nel 1953 e The Elder Statesman nel 1958. In queste opere usò uno stile colloquiale, abolendo espedienti come l’uso del coro e dei passaggi lirici, che avevano caratterizzato le sue prime produzioni.
Del poeta e del drammaturgo vale la pena ricordare il critico. Eliot ha lasciato numerosi saggi, che hanno contribuito notevolmente a definire l’età moderna e il ruolo della cultura. Il primo dei suoi libri critici, The Sacred Wood, uscì nel 1920; quattro anni dopo venne pubblicato Homage to John Dryden, contenente anche un saggio sui poeti metafisici. The Selected Essays (1932) può essere considerato il migliore della sua opera e uno dei libri di critica più influenti del XX secolo. La sua successiva posizione culturale è affermata in The Idea of Christian Society (1939) e Notes Towards the Definition of Culture (1948).
Eliot ha ricevuto lauree honoris causa da diverse università in Europa e negli Stati Uniti ed è considerato uno dei più grandi poeti inglesi del XX secolo.
Morì a Londra il 4 gennaio 1965.