Un libro ripercorre, attraverso testi e oltre cento foto inedite, il rapporto tra il fotografo Denis O’Regan e i Queen di Freddie Mercury e Brian May: è ‘Queen by O’Regan’, l’ultima pubblicazione della collana curata da Ono Arte per l’editore indipendente Lullabit, 128 pagine a colori su carta patinata opaca (29,50 euro). Il fotografo racconta i suoi inizi nella Londra del punk e gli anni Ottanta vissuti al seguito di musicisti come David Bowie, Rolling Stones, Duran Duran, Neil Diamond, Bee Gees, Spandau Ballet, concentrandosi soprattutto sulla lunga esperienza con l’oggetto della sua adorazione: i Queen, appunto. La passione per Freddie Mercury, i retroscena di eventi storici come il Live Aid e il Magic Tour, i ritratti intimi di Freddie, Brian, Roger Taylor e John Deacon, corredati di immagini uniche della band e del suo frontman, destinato a cambiare per sempre la musica e la cultura pop.
“I biglietti del Live Aid – ricorda Denis O’Regan – erano stati venduti tutti prima dell’annuncio della partecipazione dei Queen; dunque, nessuno li aveva comprati per andare a vedere loro. Eppure, nel momento in cui sono saliti sul palco qualcosa di grande è accaduto e tutto il pubblico di Wembley si è trasformato nel pubblico dei Queen. Tutti, ma proprio tutti, si sono resi conto di quanto fossero straordinari, di quanto Freddie fosse straordinario. Prima di quel live, i Queen erano davvero nervosi perché su quel palco si stavano esibendo le più grandi band del pianeta. Un giornalista della televisione li intervistò la sera prima del concerto, chiedendo loro come sarebbe stato lo spettacolo, dal momento che avrebbero dovuto fare a meno dei loro costumi e della loro scenografia. Con molta umiltà, risposero che stavano provando e che avrebbero fatto del loro meglio. Probabilmente non immaginavano che il giorno seguente avrebbero scritto una pagina importante della storia del pop, così come non lo immaginava il pubblico. Dopodiché, è esploso l’amore per i Queen e per Freddie, che hanno avuto un’influenza enorme fino ai giorni nostri”.