La (vera) lista dei 100 libri da leggere, secondo la BBC

“Secondo la BBC la maggior parte delle persone ha letto solo 6 dei 100 libri presenti nella lista che potete leggere qui sotto”.

Inizia così un post che gira da anni tra i vari social network, rilanciato dai vari blog, oggi tocca anche a noi. In realtà la BBC non ha mai parlato di sei soli libri letti, senza contare che la lista proposta è diversa rispetto a quella che viene rimpallata in Italia ed è pure piuttosto datata. E’ stata pubblicata infatti nel 2003 e, a quanto ci risulta, non è più stata riproposta successivamente. L’idea originaria era quella di un sondaggio tra i lettori britannici per indicare il libro più amato. Per la cronaca, allora arrivarono 750 mila voti, e per la cronaca vinse il Signore degli Anelli, di JRR Tolkien, che “sconfisse” Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen.

Qui la (vera) lista originale dal sito della BBC – parte 1 (da 1 a 50) – parte 2 (da 51 a 100)

Tornando alla lista che circola su internet, una lista più italian-oriented, contiene troppi titoli italiani e soprattutto un errore: al numero 14 troviamo L’opera completa di Shakespeare (senza trattino) e al numero 98 poi Amleto – William Shakespeare. Anche al numero 4 è indicato Harry Potter – JK Rowling, ma quale dei sette libri della saga?

Si tratta di romanzi e non solo (ad esempio c’è anche la Bibbia). Il concetto è che di cotanta letteratura e narrativa, la stragrande maggioranza delle persone ne hanno una conoscenza diretta molto limitata.

Come gioco è abbastanza semplice e in pochi secondi rivela anche i nostri gusti letterari. Forse per questo trovano sempre larga diffusione.

E voi quanti ne avete letti di questi libri?

Ecco infine la lista di libri della BBC “rivisitata” o “italianizzata”:

Serve una lista per leggere?

Che ne pensate voi lettori di tutti questi elenchi, queste classifiche Top 100 di libri? Abbiamo davvero bisogno di avere una lista della spesa per le nostre letture, a parte i classici che sono definiti tali proprio perché hanno acquisito un’importanza senza tempo? O forse è meglio lasciarsi guidare solo dall’istinto e ricordarsi che la lettura è, e deve sempre rimanere, soprattutto un piacere?