Un fotografo in profonda crisi esistenziale e professionale, una modella molto più giovane di lui, una donna dall’oscuro passato, un anziano magistrato e un poliziotto sono i protagonisti di ‘Il depistaggio’ di Mario Riviello, Infinito Edizioni, che verrà presentato a Roma sabato 5 ottobre alle ore 15,30 a ‘Spazio Sette’ in via dei Barbieri,7; l’autore ne parlerà con Patrizio Nissirio. E’ un romanzo corale, ambientato durante il periodo buio della lotta armata, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, perfettamente ricostruiti nel clima e nei fatti storici.
In un crescendo di scoperte e di colpi di scena, nel tentativo di fare finalmente luce su un drammatico caso di cronaca nera rimasto irrisolto che li ha colpiti tutti, quello che verrà alla luce romperà il fragile equilibrio che si era creato tra loro. Ma non sarà la fine della storia.
Un romanzo che pone l’accento su un tema, il terrorismo in Italia tra anni ’70 e ’80, su cui non si sono ancora fatti i conti fino in fondo. Qui viene trattato dal punto di vista di coloro che l’hanno vissuto, anche indirettamente, come testimoni, tra slanci ideali, senso dell’assoluto giovanile e opacità di un sistema che mirava ad inquinarne le finalità. Il racconto è affidato alla voce del protagonista che, in quegli anni di scelte laceranti, aveva abbandonato la militanza politica proprio in dissenso con la deriva della lotta armata. E mette in luce le conseguenze delle scelte di allora sul piano umano, esistenziale dei singoli personaggi.
L’autore, nato a Portici (Napoli) nel 1962, vive da oltre trent’anni a Roma, dove ha lavorato a lungo nell’Information Technology. Ha collaborato come fotografo con alcune riviste francesi, ha esposto in varie mostre fotografiche ed è al suo terzo romanzo: ha già pubblicato infatti Volo (2000) e La ballata dell’uomo morto (2005).