(di Michele Esposito) DONATO BENDICENTI, SCINTILLE (LUISS UNIVERSITY PRESS, PP. 192 – EURO 17) L’Europa di domani sarà la somma delle soluzioni per risolvere le crisi. È la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola, in una lunga prefazione in cui parte dalle parole di Jean Monnet, a dare il via a ‘Scintille – L’avventura dell’energia in Europa dalla scissione dell’atomo alla rivoluzione verde’, di Donato Bendicenti. La citazione di Metsola si rivela quanto mai pregnante, perché il libro di Bendicenti, responsabile della sede Rai di Bruxelles, racconta come l’Ue abbia cercato e stia tuttora tentando, di superare la grande crisi energetica che l’ha colpita con l’invasione russa in Ucraina. Una crisi di fronte alla quale la Commissione e i 27 Stati membri hanno cercato reagire facendo perno su due assi: il Green Deal e la l’autonomia energetica da Paesi diventati nel giro di una manciata di mesi un nemico, come appunto la Russia.
“L’energia è politica”, scrive Bendicenti. E negli undici capitoli, con ampie digressioni ora filosofiche, ora musicali ora perfino bibliche, c’è infatti molta politica. Europea, soprattutto, ma anche nazionale. L’incipit della storia, raccontata spesso in prima persona, parte il 3 dicembre del 2022 quando Bruxelles, assieme al G7, mette in campo un embargo pressoché totale al petrolio di Mosca. Da lì in poi la maratona per uscire dal cul-de-sac della dipendenza energetica da Mosca si fa via via più tortuosa e singhiozzante, senza tuttavia perdere una finale efficacia. L’ottavo capitolo, ad esempio, è dedicato alle “travagliate vicende che portarono alla costruzione di un muro: il price cap”, una partita che, fin dall’inizio vide in prima linea l’Italia governata da Mario Draghi. Bendicenti, rimettendosi i panni del cronista, fa un lungo e dettagliato résumé dell’estenuante trattativa che portò al tetto al prezzo del gas da 180 euro a megawattora.
Fu un negoziato che vide a lungo la Germania capofila della fronda contraria al ‘cap’. Lo scontro tra i 27 fu lungo e sfiancante. Come spiega nel libro Piero Benassi, allora Rappresentante Permanente dell’Italia in Ue, “non ci sono storielle divertenti” da raccontare a riguardo. C’era, però, un allarme crescente dei cittadini europei che per tutto il 2022 si ritrovarono con i prezzi dell’energia schizzati a cifre impensabili fino a poco tempo prima. Alla partita per l’autonomia strategica ‘Scintille’ ne lega un’altra, parallela e intrecciata: quella del ritorno del nucleare. Lo fa nel capitolo ‘La cortina di Chernobyl’ che, come recita il titolo, parte da una tragedia lontana nel tempo ma ancora non del tutto superata.
‘Scintille’ si sofferma a lungo infine su un altro pilastro che Ursula von der Leyen ha messo in campo per l’autonomia strategica europea, il RePowerEu. Il nuovo capitolo dei Pnrr viene raccontato anche attraverso una serie di interviste: dal commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni al ministro per gli Affari Ue, la Coesione, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto, fino al ministro per la Transizione ecologica, Gilberto Pichetto. Con il RePower la via dell’autonomia strategica energetica si fa strutturale e guarda al futuro. Con, sullo sfondo, la grande incognita delle risorse. “Il complesso degli investimenti per la transizione climatica deve essere nell’ordine dei 1200, 1300 miliardi”, avverte Gentiloni nel libro. Numeri da capogiro, sui quali l’Ue è chiamata ad uno scatto finale. “Se vogliamo porci la questione di che cosa succede dopo il 2026 dobbiamo cominciare a farlo probabilmente appena nasce la nuova Commissione europea, cioè nell’ultima parte del 2024”, è la previsione dell’ex presidente del Consiglio italiano.