GIOVANNI TERZI, MADAME CAMORRA – BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA DI PUPETTA MARESCA (VALLECCHI, PP.
188, EURO 18) Giovanni Terzi, giornalista e scrittore, racconta sessant’anni di malavita napoletana attraverso la biografia romanzata di Assunta ‘Pupetta’ Maresca, boss della camorra, nata nel ’35, e morta a Castellammare di Stabia, nel 2021, all’età di 86 anni. Il libro si apre con un motoscafo dei contrabbandieri che nottetempo solca il mare, è un’imbarcazione nera “e quasi invisibile all’occhio umano”. Trasporta sigarette, “le bionde, come le chiamano in certi ambienti”. Una volta a terra “decine di ragazzi riempivano di sigarette diverse auto modello Alfetta, private dei sedili per fare più spazio, e sfrecciavano verso i nascondigli di vari quartieri napoletani. Poi venivano vendute su piccole bancarelle di legno agli angoli delle strade”. Il viavai dei trafficanti si interrompe di colpo e lascia il posto ai pensieri di Pupetta, ormai anziana e malata; quando entra in scena è “drammaticamente sola” in un “appartamento costruito come una fortezza inespugnabile”. La casa è arredata in stile barocco, in camera da letto “sul comodino sono appoggiati i suoi due cellulari e una pistola calibro 7.65”. Sente “un dolore al petto, improvviso e violentissimo” e “un formicolio al braccio”.
Pupetta, tra sonno e veglia, dialoga con il figlio morto Pascalino; lo vede avvolto dalla nebbia e “ricoperto di sangue”.
Il dolore per la perdita del figlio è uno dei fili conduttori della trama, fino all’ultima pagina, quando la donna, in fin di vita, “centellinando il fiato e le forze”, farà domande su un “segreto inconfessabile”.