“Abbiamo appena ricevuto dalla tipografia le copie di ‘Mostruosa mente’, in cui attraverso un flusso di coscienza continuo, fatto di frasi spezzate, ricordi e pensieri tormentosi che tornano dal passato, @mauromazza.official dà voce a Magda Goebbels”. L’uscita del nuovo libro di Mauro Mazza, in arrivo il 18 aprile 2025 per Fazi, viene annunciata così su Instagram dall’editore e dall’autore. Magda Goebbels “una delle donne più enigmatiche che siano mai esistite, per una riflessione su un momento storico cruciale e sulle ragioni che hanno condotto il nazismo alla sconfitta e alla condanna senza appello nel tribunale della Storia” viene sottolineato nel post che svela anche la copertina con una illustrazione di Manuela Sain. Ex direttore del Tg2, Rai1 e Rai Sport, autore di diversi saggi e dei romanzi L’albero del mondo (2012) e Il destino del papa russo (2016), entrambi pubblicati con Fazi, Mauro Mazza è stato nel 2024 commissario straordinario per l’Italia alla Buchmesse di Francoforte. Nelle 312 pagine di Mostruosa mente, Mazza ricostruisce la parabola del nazismo attraverso gli occhi e i ricordi di Magda Goebbels che, nell’aprile del 1945, decise di porre fine alla sua vita e a quella dei sei figli avuti da Joseph Goebbels, il gerarca più vicino a Hitler, ideatore della poderosa macchina propagandistica del regime. Rinchiusa nel bunker del Führer insieme alla sua famiglia, mentre i russi avanzano verso Berlino e la guerra era ormai persa, Magda ha vissuto come un incubo i suoi ultimi giorni di vita. Per chi ha scelto di restare fedele a Hitler non c’è altra scelta se non la morte. Ne è consapevole lo stesso Führer, conscio della disfatta, che a sua volta si suiciderà con Eva Braun, sposata in extremis prima dell’arrivo del nemico. Senza più scampo, Magda ripensa alle vicende che hanno segnato la sua esistenza e i suoi quindici anni di nazismo componendo nella memoria un mosaico confuso eppure estremamente lucido e stilando, tra colpe e assoluzioni, il proprio bilancio esistenziale. Per lei, che è stata la donna più in vista del regime, il nazismo è stato una sorta di destino inevitabile per tutta la Germania. “Questo è l’inferno. Ormai non resta più niente da ricordare. Il presente ha ingoiato il passato. Non c’è un futuro per nessuno di noi. Ho una sola certezza. Saranno i vincitori a scrivere la storia degli sconfitti. La nostra storia. Forse bruceremo per l’eternità nel fuoco d’un inferno” dice.