Nicolò Moscatelli è il vincitore della XXXV edizione del Premio Italo Calvino con il romanzo I calcagnanti. Tre menzioni speciali della Giuria a pari merito vengono assegnate a Stefano Casanova per Un chiodo storto, a Greta Pavan per Quasi niente sbagliato e a Giorgio Benedetto Scalia per Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo.
Il romanzo vincitore e le menzioni speciali sono stati proclamati martedì 14 giugno dai Giurati Mariolina Bertini, Sandro Campani, Enzo Fileno Carabba, Donatella Di Pietrantonio, Orazio Labbate durante la Cerimonia di Premiazione che si è svolta al Circolo dei lettori di Torino.
Questa la motivazione della Giuria per l’opera vincitrice: «La Giuria, preso atto della buona qualità complessiva dei manoscritti, decide di assegnare il Premio a I calcagnanti di Nicolò Moscatelli, un romanzo che costruisce con straordinaria sapienza linguistica e culturale un mondo fantastico, che mescola e fonde tratti di tanti altri mondi fantastici della tradizione narrativa e popolare italiana e non solo, quella carnascialesca e del mondo alla rovescia: un racconto accattivante che con spirito anarchico trascina il lettore, proponendo anche, sotto traccia, una sorta di laica e beffarda utopia.»