– FIRENZE, 18 MAG – GIANLUCA MONASTRA, ‘PIÙ BUIO DELLA NOTTE – ROMANZO DI UNA STRAGE VIA DEI GEORGOFILI, 27 MAGGIO 1993’ (Edizioni Clichy, 288 pagine, 19 euro).
Una notte fatale, un attentato, e un omicidio che nasconde vecchi misteri. Un giornalista in caduta libera disposto a tutto pur di scoprire la verità tra inganni, menzogne e i fantasmi del passato. E ‘Più buio della notte – Romanzo di una strage Via dei Georgofili, 27 maggio 1993’ (Edizioni Clichy, 288 pagine, 19 euro), il libro scritto da Gianluca Monastra in occasione del trentennale della attentato mafioso di via dei Georgofili a Firenze che causò cinque vittime: le piccole Caterina e Nadia con i loro genitori, Angela Fiume e Fabrizio Nencioni e il giovane Dario Capolicchio.
Il volume è appunto un romanzo ambientato a Firenze negli anni Novanta che si lega a quel terribile attentato dei Georgofili, una scena di guerra, si ricorda, dietro la celeberrima piazza della Signoria ma che racconta le vicende di un cronista di nera Tommaso Gioia, uomo descritto in caduta libera, che non sopporta scrivere e ama dormire nella sua vecchia jeep, il primo a scoprire la verità sull’esplosione. Ma il mattino successivo, quando già assapora il successo, viene dirottato sul caso di un delitto avvenuto a pochi chilometri di distanza da via dei Georgofili, sulle colline intorno alla città: la vittima è una donna trovata senza vita nella sua auto.
Per Gioia inizia così una personale inchiesta che lo spingerà a scavare nel passato tra inganni e menzogne, scorrettezze e intuizioni, verso la resa dei conti con il resto del mondo, se stesso e i fantasmi del suo passato. Ma in tasca, ora, può contare su un ‘amuleto’ speciale: la poesia scritta da Nadia – nove anni, piccola vittima dell’attentato – trovata dal giornalista fra le macerie proprio in quella drammatica notte.
Gianluca Monastra, giornalista di Repubblica, è già autore di ‘L’ottava nota’ (Nutrimenti) e ‘Il mostro di Firenze. Ultimo atto’ (Nutrimenti). Come cronista si è occupato proprio dell’attentato di via dei Goergofili. .