Dalla A di “accettarsi”, alla Z di “zaino”, passando per la B di “boomer”, la F di “famiglia”, la C di “casa” e di “cuore”, a indicare “la parte principale, l’essenza delle cose” e “diventa quasi un nome proprio quando teniamo tantissimo ad una persona e per chiamarla usiamo proprio questa parola”: sono 187 le definizioni della 2^ edizione del Piccolo dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi, l’atlante affettivo della generazione alpha in cui è confluito il lavoro di un migliaio di studentesse e studenti tra gli 11 e i 14 anni di tutta Italia.
L’occasione per conoscere meglio chi entra nell’adolescenza in un momento delicato del nostro tempo, e capire come i giovani “sentono” e usano le parole. Le 187 voci sono state raccolte da circa 40 scuole del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Lazio, Trentino Alto Adige, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Calabria, Campania e Sicilia. E fra le curiosità c’è anche la B di “Barbie”, che non è solo la “bambola americana, stilosa e trendy, famosa in tutto il mondo”, ma anche “un modo divertente per avvicinarsi a fratelli e sorelle e per passare il tempo”, oppure “una persona perfettina”.
E c’è, straordinariamente attuale, un’idea della famiglia come “gruppo di persone che si vogliono bene, per affetto e non perché uniti da un legame di parentela; sono persone che si vedono spesso, che si sostengono sempre e a cui piace passare del tempo insieme”.
L’edizione 2024 del Piccolo dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi, coordinata dalla curatrice di pordenonelegge, Valentina Gasparet, e dal direttore artistico, Gian Mario Villalta, è stata realizzata con la supervisione del linguista Giuseppe Antonelli, che parteciperà alla presentazione del Dizionario, in occasione della 25^ edizione di pordenonelegge.
Proprio Antonelli spiega: “acquisita la tecnica con cui si crea una voce di vocabolario, ragazzi e ragazze hanno saputo trasferire nelle parole le loro esperienze, i loro sogni, le loro paure, il loro punto di vista sul mondo”.
“Un esercizio e un gioco – aggiunge il direttore generale Treccani, Massimo Bray – Un interessante esperimento di linguistica realizzato nelle scuole, attraverso il quale le studentesse e gli studenti fra gli 11 e i 14 anni si sono avvicinati al mondo della lingua”. “187 parole – sottolinea la coordinatrice del progetto, Valentina Gasparet – che rappresentano un atlante affettivo, una bussola per orientarsi nel mondo dei ragazzi e delle ragazze”.