Una sfoglia farcita di molti strati di anteprime è il 25/o pordenonelegge, la Festa del libro e della libertà che si identifica quest’anno nell’immagine di una gustosa millefoglie, e per le sue nozze d’argento, dal 18 al 22 settembre con 340 incontri e oltre 600 protagonisti, riserva 59 sorprese di autrici e autori italiani e internazionali che hanno scelto di presentare il loro nuovo libro per la prima volta al festival.
A cominciare dal Premio Pulitzer Richard Ford, una delle voci letterarie più note del nostro tempo: sarà al festival con l’ultimo libro della saga di Frank Bascombe, “Per sempre” (Feltrinelli). In anteprima assoluta anche il filosofo francese Bernard-Henri Lévy, con il nuovo saggio “Solitudine di Israele” (La nave di Teseo), a quasi un anno dal 7 ottobre. A Pordenone anche le anteprime dei nuovi libri di Fernando Aramburu, “Il bambino” (Guanda) e di François Bégaudeau, indimenticato autore de “La classe” diventato anche un film da lui stesso interpretato: sarà a pordenonelegge con “L’amore è una cosa semplice” (Salani).
In anteprima si sfoglierà la raccolta di testi di Papa Francesco, “Sii tenero, sii coraggioso”, curata da Padre Antonio Spadaro nel libro Garzanti-Lev; il filosofo e saggista francese Michel Onfray racconterà “Teoria di Gesù. La biografia di una idea” (Ponte alle Grazie) e Manfred Spitzer ragionerà di “Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il nostro mondo” (Corbaccio).
Una riflessione su antisemitismo e neonazismo in Germania, in chiave narrativa, arriverà dal giornalista e scrittore tedesco Daniel Schulz, con “Eravamo come fratelli” (Bottega Errante).
Fra le grandi voci del giallo: la scrittrice inglese Gillian McAllister presenta “Solo un’altra persona scomparsa”, (Fazi) e lo scrittore e giornalista Gareth Rubin è attesissimo per “Sinister. La città delle ombre” (Longanesi), reinvenzione del geniale Sherlock Holmes e della sua nemesi, il professor Moriarty.
A pordenonelegge grandi voci al femminile da tutto il mondo: Sasha Vasilyuk, cresciuta fra Ucraina e Russia prima di emigrare negli Usa, presenta il romanzo d’esordio “Il vento è un impostore” (Garzanti), storia di una famiglia stretta tra due regimi totalitari. La giapponese Hiroko Oyamada farà tappa con “Donnole in soffitta” (Neri Pozza) sulla società nipponica contemporanea; la spagnola Rosa Montero con “Il pericolo di essere sana di mente” offre uno studio appassionante sui legami tra creatività e instabilità mentale (Salani); l’autrice della Nigeria Abi Daré, dopo il grande successo de “La ladra di parole” torna con “Un grido di luce” (Nord), storia appassionante di amicizia e solidarietà femminile.
Fra le anteprime italiane: attesissimo è il sequel di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”: 30 anni dopo, con “Due” (HarperCollins) Enrico Brizzi rivela cosa è accaduto dopo la separazione dei due protagonisti del grande bestseller italiano.