– ROMA, 23 APR – Domenica 23 aprile è la giornata mondiale del libro. Cepell, centro per il libro e la lettura espressione del Ministero della Cultura lancia Il Maggio dei libri, la campagna nazionale di promozione della lettura. Slogan: se leggi sei forte. ”Sei forte perchè consolidi la tua personalità, Il tuo bagaglio culturale, le tue conoscenze”, spiega il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in un’intervista video al Cepell. ”La lettura – aggiunge – non è soltanto un esercizio scolastico, è una crescita spirituale di ognuno di noi, diventi più forte quando hai in te gli strumenti della conoscenza e gli strumenti della conoscenza te li può dare soltanto la lettura. Poi si tratta di un’iniziativa istituzionale del Centro per il libro, che fa parte proprio della sua legge istitutiva. Ed è un momento per raccogliere idee e azioni attorno al valore libro”. ”La lettura è un dato fondamentale: noi dobbiamo educare le persone a leggere, bisogna farlo sin dall’infanzia. Attraverso la famiglia – continua Sangiuliano -, che deve essere messa in condizione di dare libri, o attraverso la scuola: bisogna educare ed invogliare i giovani alla lettura. 30 anni fa quando si andava in metropolitana si vedevano le persone con i libri o con i giornali ora si vedono solo persone con le smartphone, sarebbe bene tornare a vedere qualcuno con qualche libro in treno, in metropolitana. Oppure in un momento libero, perchè il valore che ti da il libro non te lo danno altro strumenti che pure fanno parte della modernizzazione della società”. ”Io credo ancora che il libro anche nella forma cartacea è destinato a sopravvivere, ovviamente siamo in epoca di digitalizzazione ne dobbiamo tenere conto. Non sono per un approccio luddista, credo che la realtà vada cavalcata. Dobbiamo integrare gli strumenti e le potenzialità del digitale con il valore della lettura e del libro”. Infine, conclude il ministro, ”per quanto riguarda il nostro impegno stiamo, nell’ambito della legge per il libro, pensando a misure per evitare la desertificazione dei centri storici da parte delle librerie, e allora pensiamo di introdurre un equo canone per chi ha delle librerie all’interno dei centri storic. Ce ne erano di bellissime. Oppure pensiamo ad una misura, riprendendo ‘impresa donna’ di qualche anno fa vorremmo finanziare i giovani che si impegnano ad aprire nuove librerie”. .