I dieci volumi finalisti della dodicesima edizione del Premio Sila ’49 sono stati annunciati nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Cosenza nella sede della “Fondazione Premio Sila”. Ad incontrare i giornalisti sono stati il presidente della fondazione, Enzo Paolini; la direttrice, Gemma Cestari, e i due giurati Valerio Magrelli ed Emanuele Trevi.
I dieci libri scelti dalla giuria sono “Un paese felice”, di Carmine Abate (Mondadori); “Grande meraviglia”, di Viola Ardone (Einaudi); “Poverina”, di Chiara Galeazzi (Blackie Edizioni); “Quasi niente sbagliato” di Greta Pavan (Bollati Boringhieri); “La bella confusione”, di Francesco Piccolo (Einaudi); “La vita è breve, eccetera”, di Veronica Raimo (Einaudi); “Jazz Cafè”, di Raffaele Simone (La nave di Teseo); “Il fuoco invisibile”, di Daniele Rielli (Rizzoli); “L’imperatore delle nuvole”, di Pierpaolo Vettori (Neri Pozza) e “Una minima infelicità”, di Carmen Verde (Neri Pozza).
“Il nostro filo conduttore – ha detto il presidente Paolini – è l’Italia che vorremmo e che viene narrata attraverso i romanzi, attraverso le storie, le idee, le vite che ci sono in quelle pagine, ma anche attraverso la saggistica”.
“Una decina – ha affermato, da parte sua, la direttrici Cestari – di cui siamo molto soddisfatti e che tiene insieme tante voci interessanti dell’Italia. Dieci libri straordinari che arrivano dopo il lavoro importante della giuria”.
L’annuncio della rosa dei finalisti, è stato affermato nel corso della conferenza stampa, lascia adesso il posto agli incontri con gli autori che nei prossimi giorni presenteranno al pubblico del premio i loro libri. Poi toccherà alla giuria, in collaborazione con il comitato dei lettori, a ridurre a cinque i libri scelti. Da quest’ultima selezione si arriverà al vincitore, che sarà premiato nel corso di una manifestazione in programma a Cosenza dal 14 al 16 giugno.