La forza interiore come volano per le parole è l’ingrediente principale della sestina di opere finaliste della settima edizione del “Premio Wondy per la letteratura resiliente”, dal 2018 dedicato alla memoria della giornalista e scrittrice milanese Francesca Del Rosso, autrice del volume ‘Wondy’, con il quale ha raccontato con ironia la sua battaglia contro la malattia.
La proclamazione del vincitore è fissata per il 24 aprile prossimo al Teatro Manzoni di Milano, nel corso di una serata organizzata dall’associazione “Wondy Sono Io”, creata dal marito della scrittrice scomparsa, Alessandro Milan.
I sei finalisti sono stati selezionati dal comitato promotore per la loro visione del concetto di resilienza e per come, attraverso le loro opere, hanno mostrato come questo possa essere una forza positiva che ci aiuta a superare le difficoltà.
Le opere in finale sono ‘La vita di chi resta’ di Matteo B.
Bianchi (Mondadori), ‘L’isola dei battiti del cuore’ di Laura Imai Messina (Piemme), ‘Cose che non si raccontano’ di Antonella Lattanzi (Einaudi), ‘Parole nascoste’ di Arianna Montanari (Mondadori), ‘Una piccola pace’ di Mattia Signorini (Feltrinelli) e ‘Male a Est’ di Andreea Simionel (Italo Svevo).
“Bim bum bam ketamina’ di Claudia Grande, ha ricevuto una menzione speciale.
“Anche quest’anno abbiamo finalisti di valore nel panorama letterario nazionale – ha detto Alessandro Milan – dai loro romanzi emerge in modo potente la capacità di far fronte alle sfide e al cambiamento che talvolta la vita ci pone davanti. Il senso più puro del concetto di resilienza da coltivare con cura”.