(di Chiara Venuto) Un evento che nasce per unire, quello storicamente associato ai valori sportivi per eccellenza. Le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 stanno arrivando. E, per entrare al meglio nello spirito, anche i libri possono essere una buona fonte d’ispirazione.
Ad esempio se ci si immerge in un viaggio da un piccolo paese fino alle Paralimpiadi. È quello che si trova in ‘Adele e Oliver. Il vento dei sogni’ (Aede Books) di Paul Sterling. Tra realismo e fiaba, una storia di coraggio tra le difficoltà della vita che ha per protagonista una ragazzina e il suo cane. Con l’invito alla lettura di 50 campioni dello sport e le loro frasi motivazionali: dai fratelli Abbagnale a Carolina Kostner, passando da Igor Cassina. E parte del ricavato è devoluto all’Associazione Alex Zanardi Bimbingamba.
Dedicato ai più giovani anche il romanzo del giornalista Darwin Pastorin ‘Eravamo piccoli Pelé’ (Aliberti Junior). Una rievocazione appassionata (e rielaborata) della sua infanzia brasiliana, in un mondo fra realtà e fantasia, dove lo sport si intreccia con la vita. Ma anche una riflessione formativa su immigrazione, razzismo, bullismo e disagio.
Temi tipici dell’adolescenza anche quelli toccati da Riccardo C. Mauri nel suo ‘Non fate arrabbiare Petra’ (Paoline), con un’introduzione della pugile bronzo olimpico Irma Testa. Petra, la protagonista sedicenne della storia, è proprio una giovanissima boxeur che si scontra con il bullismo, gli amori non corrisposti e la difficile separazione dalla madre. “Capisco molto bene come si sente – spiega Testa – Quello che direi a Petra, se fosse una mia amica, è di avere pazienza e di ascoltarsi: con la boxe, pian piano, il rumore che si ha dentro si placa, fino a diventare quiete, forza interiore”.
Sull’argomento anche il messaggio di Roberto Mauri, psicologo e formatore che collabora con la Federazione Italiana Ginnastica, nel suo ‘Giocare il limite’ (Paoline): “Il segreto della grandezza dello sport è l’aiuto a essere tutti più umani ed essere più umani con tutti”. Tra le pagine, riflessioni sull’importanza dello sport e i suoi valori, ma anche sui rischi di processi di autocelebrazione che possono offuscare il suo vero significato.
Se si vuole invece conoscere un po’ di storia, una buona lettura è ‘Oro Rosa’ (Rai Libri) di Marco Lollobrigida, ventidue storie di donne che hanno portato l’Italia in cima al podio olimpico. Da Ondina Valla, prima italiana a vincere la medaglia d’oro ai Giochi olimpici del 1936, quando primeggiò a Berlino negli 80 metri a ostacoli, alla velista Caterina Banti, straordinaria protagonista a Tokyo alle scorse Olimpiadi nel Catamarano misto.
Sullo stesso filone anche ‘Argento vivo’ (66thand2nd) di Marco Gaetani, che celebra l’indimenticabile argento olimpico della squadra di pallacanestro italiana, di cui ricorrono i vent’anni. L’Italbasket vinse infatti l’argento alle Olimpiadi di Atene del 2004 sotto la guida di Carlo Recalcati. Una lettura arricchita dalla partecipazione dei principali protagonisti, che hanno affidato a Gaetani i propri ricordi dei due anni che portarono all’impresa.
E per non confondersi quando si ascolta la telecronaca di sport meno conosciuti corre invece in soccorso il dizionario di termini sportivi di Livio Frittella, conduttore del Gr2 della Rai. Si intitola ‘Olimpionary’ (Edizioni Efesto) e contiene la spiegazione di 6mila lemmi tecnici, gergali e colloquiali relativi a 38 discipline. Così da conoscere tutto ciò che da sapere: dai termini più semplici (come il bagher della pallavolo) a quelli più specifici (il Nick del cricket).