“Il teatro di Valeria Moriconi nelle fotografie di Tommaso Le Pera”. Questo il titolo di un volume a cura di Maria Paola Poponi e dello stesso Le Pera uscito il mese scorso per Manfredi Edizioni nella Collana ArtSipario, che a vent’anni dalla morte della celebre attrice originaria di Jesi (Ancona) intende ricordarne con 80 scatti di scena l’eredità culturale.
Presentato in un incontro a Palazzo delle Marche di Ancona, il libro è frutto della collaborazione tra Regione Marche, Amat, Fondazione Pergolesi Spontini, Marche Teatro e i Comuni di Jesi e Ancona. Riassume in 240 pagine 19 spettacoli interpretati dall’artista in tutto il mondo dal 1972 al 2003: dai classici greci a Shakespeare, da Pirandello a Goldoni, da Arthur Miller a Eduardo De Filippo, con l’aggiunta di testi dei critici Andrea Bisicchia e Marcantonio Lucidi, assieme a quelli di Franco Cecchini, curatore dell’archivio Valeria Moriconi e Paolo Larici, presidente del centro intitolato al grande regista e compagno dell’attrice Franco Enriquez. A sottolineare l’unicità dell’artista jesina, interprete dal 1957 al 2003 di ben 114 titoli, diretti da registi del calibro di Luchino Visconti, Mario Missiroli, Eduardo De Filippo, Luca Ronconi e Maurizio Scaparro, c’erano oggi assieme a Le Pera, anche il regista e direttore di Marche Teatro Giuseppe Dipasquale, amico personale di Valeria Moriconi, che l’ha diretta agli inizi della sua carriera, il direttore di Amat Gilberto Santini, quello della Fondazione Pergolesi Spontini Lucia Chiatti e l’assessora alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi. Diventata subito protagonista grazie al suo talento senza passare per ruoli secondari – hanno rilevato – incarnava contemporaneamente, cosa più unica che rara, il ruolo di grande attrice e di prima attrice, capace cioè di galvanizzare, guidare e valorizzare il lavoro della compagnia. Un ricordo costante e duraturo il suo, ha ricordato Dipasquale, che la vide promotrice del primo abbozzo di Marche Teatro. Per diffondere la sua opera, ha annunciato Chiatti, il Centro Moriconi di Jesi, che da poco ha inaugurato un teatro dedicato all’artista nell’ex Complesso di San Floriano, sta predisponendo una serie d’iniziative che verranno rese note a breve. “Un’occasione – ha detto Biondi – per celebrare una grande attrice e una grande donna che ha portato nel mondo le Marche, terra da sempre di teatri storici candidati a diventare patrimonio dell’Unesco”.