VANESSA ROGHI, UN LIBRO D’ORO E D’ARGENTO (SELLERIO, PP. 183, EURO 13) Genio della letteratura per ragazzi, Gianni Rodari è stato scrittore, poeta, pedagogista, giornalista. Tutti ricordano il suo ragionier Bianchi, protagonista delle Favole al telefono, che racconta strabilianti storie della buonanotte alla figlioletta. Ma tra le opere di Rodari, non meno celebre è Grammatica della fantasia, pietra miliare per apprendere l’arte di giocare con le parole. Uscito negli anni Settanta per Einaudi, Grammatica della fantasia è il volume perfetto per curiosi, insegnanti, romanzieri. Partendo da alcune riflessioni del poeta romantico Novalis, Rodari si chiedeva in che modo i racconti venissero al mondo. Vanessa Roghi, storica e autrice di programmi culturali per la Rai, nel breve saggio Un libro d’oro e d’argento, edito da Sellerio, illustra la genesi di quest’opera rodariana. Grammatica della fantasia prese forma dopo una serie di conversazioni che Rodari tenne con maestri delle elementari e scuole dell’infanzia; in questi incontri si discuteva di ‘fantastica’, ovvero l’arte di dare vita alle storie.
La fantasia, affermava Rodari, è immaginare cose che ancora non esistono e in questo lo scrittore è simile a uno scienziato.
Gianni Rodari ha sempre creduto nella forza delle fiabe poiché “la fiaba è il luogo di tutte le ipotesi, essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”, affermava.