SLAVOJ ZIZEK, UCRAINA, PALESTINA E ALTRI GUAI (PONTE ALLE GRAZIE, PP 400, EURO 20.00) Il punto di vista del più controverso e amato filosofo e commentatore politico, Slavoj Zizek, sulla concatenazione di eventi che sta minando la pace globale. Due conflitti che ci avvicinano alla catastrofe. È troppo tardi per tornare indietro? L’analisi impietosa e illuminante del nostro presente e anche del nostro futuro è nel libro ‘Ucraina, Palestina e altri guai’ che esce per Ponte alle Grazie il 23 aprile.
Conciso, urgente, spiritoso, Zizek nel suo nuovo libro parte da un paradosso: e se fosse già troppo tardi? “Invece di continuare a dimorare nell’apatia e nella malinconia, nella nostra frenetica inazione, mobilitiamoci per aggredire le radici della crisi, con tutti i rischi che questo comporta. Perché oggi il rischio maggiore è di non fare niente, consentendo alla Storia di seguire il suo corso” dice il filosofo.
Che viviamo in tempi apocalittici è ormai una constatazione quotidiana: dalla pandemia alla crisi ecologica passando per la minaccia di una guerra nucleare, il futuro sembra ormai da tempo solo una parola. Come ci viene continuamente ripetuto, il tempo che rimane per evitare il peggio è poco, pochissimo, nullo.
La guerra in Ucraina e il più recente conflitto fra Israele e Hamas, due catastrofi in atto, sono già oltre l'”ora zero”.
Zizek scandaglia in profondità le crisi del presente, gli attuali “guai” globali rappresentando il nostro attuale incubo geopolitico sotto una luce nuova e sorprendente e ci mostra perché, per cambiare il nostro futuro, la posizione “postcatastrofica” non sia necessariamente l'”ultima”, ma una tragica occasione per reimmaginare il passato, per dargli una nuova possibilità.