Si parte “da una condizione tutta rosea vista dagli occhi di un’adolescente che si sta avviando verso la giovinezza con le speranze, i desideri, i sogni del “principe azzurro”, da primo bacio, per avvicinarsi sempre più all’atto finale, al dramma vero e proprio, alla catarsi, che ha un solo terribile nome: “violenza””. Così nella recensione del professor Pietro Magno, utilizzata da prefazione, si riassume Zucchero filato, il romanzo (non autobiografico) di Valentina Pelliccia, che torna ad essere pubblicato con una nuova casa editrice, Pagine Editore.
L’autrice, giornalista, laureata in discipline giuridiche con master e titoli post-laurea in ambito Comunicazione, relazioni istituzionali & e Marketing, nel 2004 lo ha vinto con questo suo primo romanzo la settima edizione del Concorso di Narrativa Nazionale “Valerio Gentile” ottenendo così come premio la pubblicazione dell’opera. Il libro si è classificato anche al secondo posto nella sezione “Opere edite” del Concorso di Creatività Letteraria 2012. Ad agosto 2020, Valentina Pelliccia, è stata premiata anche premiata per Zucchero filato nella sezione Narrativa del secondo Concorso Letterario “Tre Colori”, all’interno della 22/a edizione del Festival Internazionale cinematografico “Inventa un Film”, ideato e diretto da Ermete Labbadia.
“Ecco che a volte la felicità è in grado di spazzare via il dolore. Ecco che la speranza, in fondo, può non morire del tutto – scrive l’autrice -. Si può vivere, una seconda volta, dolcemente. Con un po’ di zucchero”.