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Luis Sepúlveda muore il 16 aprile 2020 a Oviedo (nord della Spagna) il all’età di 70 anni, dopo un mese e mezzo ricoverato in ospedale per il nuovo coronavirus.
Nasce a Ovalle (Cile) il 4 ottobre 1949.
L’autore cileno ha studiato Produzione Teatrale all’Università Nazionale del Cile e con una borsa di studio è andato a Mosca per studiare Teatro, ma poco dopo è stato espulso. Ha lavorato nell’Assessorato alla Cultura del governo Allende e, dopo il golpe militare di Pinochet, è stato imprigionato per più di due anni. Grazie alla mediazione di Amnesty International, è stato rilasciato sulla parola.
Sepúlveda si trasferì a Valparaíso e fece parte di un gruppo teatrale, venendo nuovamente arrestato, questa volta condannato all’ergastolo. Dopo un nuovo intervento di Amnesty International, andò in esilio, risiedendo in vari luoghi fino a stabilirsi a Quito, dove diresse una compagnia teatrale e partecipò a una spedizione UNESCO per studiare l’impatto ambientale della colonizzazione sugli indigeni Shuar.
Più tardi, Sepúlveda si unì alla Brigata Internazionale Simón Bolivar combattendo in Nicaragua. Successivamente è andato in Germania, lavorando come giornalista e come corrispondente nei paesi dell’America Latina e dell’Africa. Dal 1982 al 1987 è stato a bordo di una nave di Greenpeace, organizzazione nella quale ha poi lavorato come coordinatore.
Fu autore di romanzi e racconti, ricchi di temi ecologici e autobiografici, essendo un chiaro esponente del realismo magico. Il suo lavoro include titoli come Un vecchio che leggeva romanzi d’amore, Storie marginali o Ultime Notizie dal Sud, tra gli altri.
Parte delle sue opere attingono alla sua ricca esperienza di vita e al suo profondo impegno sociale e ambientale, come la cronaca di viaggio “Patagonia express. Appunti dal sud del mondo”, il libro denuncia “Il mondo alla fine del mondo”, il romanzo “L’ombra di quel che eravamo”, dove ricrea anche quegli anni bui della storia cilena.
In Europa lo scrittore è stato riconosciuto con il titolo di dottore honoris causa dalle Università di Tolone (Francia) e Urbino (Italia) e Cavaliere delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese. Ha anche ricevuto il Premio Rómulo Gallegos (1978).
Prima di elencare tutti i libri scritti da Luis Sepulveda, ecco un paio di biografie scritte dai suoi traduttori all’italiano: Ilide Carmignani e Bruno Arpaia:
Adesso si, di seguito l’intera opera dello scrittore cileno disponibile su Babelezon.